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Cosa è cambiato per Bagnaia a Motegi: la soluzione trovata nei Test di Misano
Dopo 16 round e 32 gare con poche gioie e tante delusioni, sembra essere finalmente sbocciato in autunno il feeling tra Francesco Bagnaia e la Ducati GP25. La rinascita di Pecco si manifesta tra il venerdì ed il sabato di Motegi, con la pole position ed il successo nella Sprint giapponese, ma in realtà bisogna tornare indietro di quasi due settimane per risalire alla chiave di questo improvviso salto di qualità prestazionale.
La giornata della svolta è infatti quella di lunedì 15 settembre, all’indomani di un disastroso Gran Premio di San Marino (caduto in gara dopo il 13° posto della Sprint), quando va in scena a Misano una sessione ufficiale di Test MotoGP. In quell’occasione il tre volte campione del mondo ha sperimentato tante modifiche sulla moto, trovando insieme alla squadra alcune soluzioni per risolvere i problemi che lo hanno accompagnato per tutta la stagione.
Un conto però è girare da solo in un Test, un altro è farlo durante un weekend di gara in mezzo agli altri piloti più forti al mondo. Il Twin Ring di Motegi rappresentava dunque la prova del nove per Bagnaia, che ha riproposto in Giappone le novità del test romagnolo avendo dei feedback positivi sin dalle prove libere del venerdì e mettendo tutto assieme quest’oggi con un sabato perfetto.
Ducati ha preferito non entrare nello specifico dei cambiamenti effettuati sulla GP25 di Pecco, ma in base ad alcune indiscrezioni ci sarebbe stato un riavvicinamento ad alcune soluzioni simili alla GP24. Si tratterebbe quindi di specifiche che erano già a disposizione sin dallo scorso inverno, per poi venire scartate nei test pre-stagionali dallo stesso Bagnaia e dal suo gruppo tecnico. In ogni caso il pilota torinese è tornato ad affondare delle staccate micidiali, ritrovando un buon feeling all’anteriore e potendo guidare in maniera più aggressiva come in passato. Un mix a dir poco perfetto per il layout di Motegi, pista “stop and go” in cui la fase di frenata è fondamentale nella costruzione del tempo sul giro.
