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Calcio a 5

Calcio a 5, missione durissima per l’Italia: c’è il Kazakistan nel playoff di qualificazione agli Europei 2026

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Nazionale Italiana Calcio a 5_FIGC
Nazionale Italiana Calcio a 5 / FIGC

Gli Europei 2026 sono vicini eppure così lontani per l’Italia del calcio a 5, che per arrivare a parteciparvi dovrà passare da uno “scoglio” – travestito da spareggio playoff – contro il temibile Kazakistan.

L’urna dei sorteggi, qualche mese fa, è stata tutt’altro che benevola con gli azzurri di Salvo Samperi che però ci hanno messo un bel po’ del loro nel non riuscire a vincere il girone di qualificazione in cui erano impegnati, andato appannaggio della Bielorussia.

Ma tant’è: inutile stare a piangere sul latte versato, come recita un’antico adagio, ora a parlare dovrà essere il campo in una doppia sfida che mette in palio uno dei pass per la kermesse continentale del prossimo anno.

L’andata in Italia, a Fasano il 18 settembre (dalle ore 20.0o), il ritorno in Kazakistan, ad Astana il 23 settembre (alle ore 16.30): tutto in 80 minuti.

Musumeci e compagni sanno che l’avversaria sarà complicatissima da affrontare, ma non per questo vogliono partire sconfitti, anche perché l’Italia potrà comunque contare sulla solidità di un portiere come Bellobuono, sul carisma e sulla creatività di Alex Merlim e sulle giocate di elementi come Motta e Isgrò.

I kazaki, di contro, hanno le loro armi. Non potranno contare su Leo e Orazov, squalificati per la gara d’andata, ma è chiaro che aver a propria disposizione tre individualità (naturalizzate) come un portiere “totale” che risponde al nome di Higuita, due giocatori della qualità di Edson e Douglas Junior e un gruppo di “futsalisti nativi” assai esperti quali Tursagulov e Yesenamanov.

Cuore caldo e mente fredda: da tradurre sul campo con organizzazione, tecnica, approccio mentale e capacità di leggere le situazioni che di volta in volta si potranno sviluppare. Il primo atto può indirizzare la sfida, l‘Italia deve assolutamente uscire da Fasano con un risultato a suo favore, altrimenti le cose fra qualche giorno potrebbero diventare proibitive: la missione è chiara. Samperi e i suoi ragazzi lo sanno, come sanno che potranno contare su un palazzetto pieno pronto a spingere gli azzurri verso la vittoria di questo primo capitolo di una sfida tostissima.

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