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Basket, Pozzecco: “Oggi volevamo onorare Giorgio Armani”. Azzurri uniti nel ricordo del re della moda

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Gianmarco Pozzecco
Pozzecco / Ciamillo

Ci sono due piani per leggere la performance dell’Italia contro Cipro oggi. La prima è ovviamente legata al risultato sportivo in quanto tale, con il successo azzurro, ma la seconda passa dall’inevitabile duro colpo subito da tanti che avevano conosciuto, e bene, Giorgio Armani, scomparso nel pomeriggio all’età di 91 anni.

Così Pippo Ricci ai microfoni della Rai: “Questa è la classica partita difficile da affrontare perché devi essere concentrato al massimo in fatto di motivazioni, loro volevano chiudere bene. Volevamo vincere, siamo contenti di questa vittoria. Siamo dove volevamo essere, 4-1 è un bilancio positivo. Forse la partita con la Grecia arrivata un po’ più tardi sarebbe stata un po’ diversa. Adesso aspettiamo Spagna-Grecia e vediamo cosa succede“.

Chiaramente poi tutto si sposta su Armani: “Non siamo con l’umore a mille, la notizia del signor Armani ci ha colpito. Non riesco a festeggiare molto perché ero legato. Sono stato fortunato, l’ho conosciuto per 4 anni e sono contento di aver avuto il suo esempio. COn una frase, una parola, un sorriso, era presente. Era un esempio e una brava persona. Mi fa veramente male averlo perso, vorrei mandare un abbraccio a tutta la famiglia. Ho letto che i funerali saranno in forma privata com’è giusto che sia. Lui teneva molto allo sport, il nostro staff vestiva Armani. Vorremmo rendere onore al suo ricordo, fare ancora di più e fare bene per lui“.

A seguire ne parla anche Danilo Gallinari: “Personalmente mi ha condizionato molto la scomparsa di Armani. Non vorresti mai leggere queste notizie. In partita continuavo a pensarci. Quando passi tanto tempo con una persona e la conosci bene al di là del tempo lavorativo diventa più difficile accettare notizie del genere. E’ stata difficile, bisognava giocare però la partita. Io ho sempre avuto un rapporto speciale iniziato da quando avevo 17 anni. Ne sono passati tanti. Per me c’era un rapporto personale. Da quei 17 anni mi è sempre rimasto vicino anche fuori dalla pallacanestro e sono momenti che me l’hanno fatto conoscere meglio come persona. Un riferimento, un simbolo per quello che ha dato a me e alla famiglia. Recentemente aveva passato del tempo con i miei bimbi, è stato bellissimo. Sapere che questi momenti non ci saranno più è dura“.

Sul basket: “Il mio ruolo è sempre quello di farmi trovare pronto in ogni partita. Affronteremo la prossima nel migliore dei modi. Sappiamo quello che vogliamo fare, abbiamo un’identità molto chiara. Anche in una partita come questa era importante fare passi avanti. Li abbiamo fatti nel girone, e adesso ogni partita è fondamentale. Ci arriviamo pronti, ognuno sa qual è il proprio ruolo“.

Più breve e conciso il pensiero di Gianmarco Pozzecco: “Noi oggi avevamo un solo pensiero: onorare il signor Armani. La sua vicinanza agli sportivi, Olimpiadi, Olimpia Milano… avevamo questo dovere di onorare la sua memoria. Parliamo di un uomo che ci ha fatto sentire orgogliosi di essere italiani. Ricordi? Una cosa che ho sempre detto anche quando ho vissuto all’estero è che nei momenti di difficoltà bisogna esserci e lui era un vanto. Una volta dopo l’Europeo ero vicino al signor Dell’Orco, si è girato a un certo punto ‘Gianmarco, complimenti per l’Europeo’. Me lo ricordo ancora e lo ricorderò per tutta la vita. Condoglianze alla famiglia e a tutto il mondo Armani“.

Nicolò Melli, che è l’uomo rimasto più a lungo nella Milano di era Armani, è molto dettagliato: “Nella partita abbiamo fatto quello che dovevamo fare, abbiamo vinto. C’è grande dispiacere e commozione. Personalmente ho avuto un sentimento d’affetto nei confronti del signor Armani. Sono stato all’Olimpia 8 anni, ne ho vissute tante, ho avuto l’onore di essere lì nel primo scudetto della sua era e capitano in quello della terza stella. Di lui mi ha colpito lo spessore umano, l’eleganza nel vestirsi, nel comportarsi, nel relazionarsi con noi giocatori di pallacanestro. Lui è e resterà sempre il signor Armani. Sono veramente dispiaciuto. Mando un pensiero di cordoglio alle persone che gli erano attorno. Conserverò sempre un grande ricordo di lui, dal punto di vista sportivo e imprenditoriale, ma soprattutto dal punto di vista umano per i momenti vissuti in questi 8 anni insieme“.

Sul lato sportivo: “Adesso vediamo come ci classifichiamo noi e come sono gli accoppiamenti di là. E poi gli Europei ci hanno insegnato che quando si arriva all’eliminazione diretta può succedere di tutto fino all’ultimo secondo. Dobbiamo essere contenti del percorso fatto finora, poi vedremo se sarà sufficiente“.