Canottaggio
Nunzio Di Colandrea: “2025 anno della svolta, stiamo lavorando bene. Dopo Parigi non sapevo se continuare”
Nunzio Di Colandrea è stato l’ospite dell’ultima puntata di OA Focus – Speciale Canottaggio, in onda sul canale Youtube di OA Sport. Il canottiere classe 1999 nativo di Posillipo ha toccato diversi argomenti nel corso dell’intervista, tra passato, presente e futuro di una carriera che continua a regalare grandi soddisfazioni.
Si parte, ovviamente, dagli ottimi risultati di questa prima parte del 2025: “Argento e bronzo agli Europei? Sapevamo che potevamo fare bene, ma pensare ad una doppia medaglia non era certo facile. Bene così. Credo che il 2025 sia l’anno della svolta, dopotutto ho conquistato le mie prime medaglie senior internazionali. Un traguardo importante perché mi proietta nel quadriennio di Los Angeles 2028 nel migliore dei modi e partendo con il piede giusto. In questo modo capisco che sto lavorando bene. Le Olimpiadi? Sinceramente le vedo ancora lontane, ma proseguendo così so che sono nella direzione giusta”.
Dal presente al passato. “Essere nato a Posillipo è stato importantissimo. Prima di fare canottaggio infatti ho potuto allenarmi con ragazzi forti e allenatori qualificati, un vantaggio fondamentale per la mia carriera. Sono poi entrato nel Gruppo sportivo della Marina Militare e anche questo è stato fondamentale. Quando entri in un gruppo simile hai una possibilità ulteriore per fare canottaggio ad alti livelli. Non essendo uno sport seguitissimo poi hai l’opportunità di studiare, fare sport e non pesare sui genitori”.
Nonostante abbia appena 26 anni, sono già 15 i titoli italiani complessivi per Di Colandrea: “Rimanere lassù non è certo facile. Ci vuole tanta determinazione, voglia di non mollare mai ed è necessario rimanere sempre concentrati su obiettivi e non demordere mai. Il titolo del 2017 credo sia quello che ricordo di più. Ero junior e l’ho vinto nel singolo una delle gare più difficili del canottaggio. Tutto dipende da te perchè sei da solo. Ricordo bene quella gara ed i momenti prima di tagliare il traguardo, ho ancora tutto nella mia mente”.
Il canottaggio è uno sport davvero duro quanto complicato. Unire fisico e mente non è certo immediato: “Sicuramente è una cosa difficilissima da fare. Non tanto per il fisico che è sempre comandando dalla mente, ma la forza mentale è da allenare durante tutti i giorni. Quando si vuole fare meno o non allenarsi è proprio quello il momento per allenare la mente e completare il proprio lavoro”.
Gareggiando a 2, 4 e 8, il gruppo è fondamentale. “Quest’anno sono impegnato nell’8, l’equipaggio è più folto ed è complicato mettere insieme otto teste, otto caratteri diversi e fargli fare le stesse cose. L’obiettivo deve essere sempre vincere, ma se siamo focalizzati su quello che dobbiamo fare è più facile se puntiamo tutti alla stessa cosa”.
Dalle cose positive a quelle negative: “Sicuramente il 2024 è stata un’annata difficile, forse la più complicata della mia carriera. Non ho potuto fare le Olimpiadi, non sapevo se continuare ad allenarmi”.
Tornando al presente e al futuro prossimo, siamo pronti per i Mondiali 2025: “Andare a Shanghai sarebbe un sogno per me. Rappresentare la propria Nazione è qualcosa di speciale. Se continuo così potrei avere le mie chance”.
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