TennisUS Open
Flavio Cobolli: “Soddisfatto di come ho reagito. Passaro avrebbe meritato qualcosa in più”
Dura, durissima più del previsto la vita per Flavio Cobolli nel suo match d’esordio agli US Open. Con il connazionale e amico Francesco Passaro servono cinque set per riuscire ad avere la meglio. Adesso per il capitolino c’è l’americano Jenson Brooksby, meno fastidioso di alcuni anni fa, ma pur sempre giocatore da non sottovalutare anche alla luce di come è riuscito a inserirsi nuovamente nel contesto tennistico.
Così il numero 3 d’Italia nelle parole raccolte in conferenza stampa: “È stata una battaglia, e sono contento di come è andata a finire. Si era complicata molto e mi sarebbe dispiaciuto uscire dal torneo così. Sono soddisfatto di come ho reagito e di come poi sono riuscito a vincere la partita anche in una giornata completamente no. Ora sono molto stanco e devo essere bravo a recuperare; credo di avere due giorni, quindi ho tutto il tempo per tornare al meglio giovedì. La mia stanchezza ora è più mentale che fisica, fisicamente mi sento bene. Sono qui da un mese e mezzo ma ho giocato poche partite; a Cincinnati ho perso al primo turno, sono rimasto qui a lungo senza competizione, ed è faticoso anche se si vive bene. Anche a Toronto è andata così; sono due tornei di due settimane che pesano sia fisicamente sia mentalmente sui giocatori“.
Spazio poi al lungo ottimo rapporto che lega Cobolli a Passaro: “Proprio per questo oggi non sono riuscito a gestire la situazione come faccio di solito. Ero molto nervoso e arrabbiato, ma tutto era dovuto proprio alla tensione di dover giocare contro Francesco. Lui ha fatto una partita molto buona e forse avrebbe anche meritato qualcosa in più“.
Il prossimo avversario, Brooksby, è un ricordo non bellissimo degli Internazionali d’Italia 2022, quelli d’esordio: “Era la mia prima volta per me in tabellone al Foro Italico, mi vennero i crampi e non gestii al meglio la tensione. È raro che senta tensione in campo, di solito sono molto freddo, ma quando succede mi innervosisco e faccio fatica a gestirla. Bisogna imparare, capiterà ancora, però ora so qual è il problema e so come gestirlo. Sia io sia Brooksby ora siamo giocatori diversi, lui è sicuramente molto fastidioso e forte, è giovane e avrà tanta energia nelle gambe. Dovrò pedalare, pedalare tanto“.
