Beach Volley
Beach volley, a Baden l’Europeo Under 22 parla francese e ucraino. Italia lontana dalle posizioni che contano
Il bilancio dell’Europeo Under 22 di beach volley, conclusosi domenica a Baden, fotografa con chiarezza due realtà: Francia e Ucraina stanno crescendo con forza a livello giovanile, piazzando sul podio entrambe le rappresentative maschili e femminili. Se per i transalpini è arrivato l’oro con la coppia Rotar/Canet, gli ucraini hanno festeggiato il titolo al femminile con Serdiuk/Romaniuk, oltre alla semifinale raggiunta tra i ragazzi. Un segnale importante per due movimenti che stanno investendo sulle nuove generazioni e che ora raccolgono i frutti in una competizione di grande prestigio.
Per l’Italia, invece, l’esperienza a Baden ha regalato solo sul finale qualche piccola soddisfazione: Marchesan/Sanguanini e Aliotta/Viti hanno chiuso i gironi senza successi, mancando l’accesso alla fase a eliminazione diretta. Un risultato che non si registrava da oltre vent’anni per i colori azzurri in Europa a livello giovanile. Solo nei match di consolazione, validi per la classifica dal 25° al 29° posto, le due coppie hanno ritrovato un sorriso: i ragazzi hanno superato gli spagnoli Mañanes/Guerrero 2-0 (21-13, 21-17), mentre le ragazze hanno battuto nettamente le scozzesi Gillies/Clegg-Mckeown con un perentorio 2-0 (21-6, 21-12).
In campo maschile la fase a eliminazione diretta ha offerto spettacolo fin dagli ottavi, con sfide equilibrate e colpi di scena. In semifinale sono approdati i lettoni Bulgacs/Fokerots, i lituani Palubinskas/Piesina, gli austriaci Hammarberg/Berger T. e i francesi Rotar/Canet, quest’ultimi autori dell’eliminazione a sorpresa dei favoriti norvegesi Aas/Mol. Nella finale per il titolo, Rotar e Canet hanno imposto la loro forza con un secco 2-0 (21-14, 21-18) contro i lettoni Bulgacs/Fokerots, conquistando l’oro e confermando la scuola francese come tra le più solide del continente. Il bronzo è andato agli austriaci Hammarberg/Berger, che hanno dominato la finalina contro i lituani (21-18, 21-8).
Tra le donne, il cammino di Serdiuk e Romaniuk è stato impeccabile. Le ucraine hanno battuto in semifinale le svizzere Bossart/Kernen e in finale le ceche Pavelková K./Pavelková A., mostrando un livello di gioco superiore e una grande compattezza. Il punteggio della finale, 2-0 (21-16, 21-18), racconta di una supremazia mai in discussione. Le ceche si sono comunque consolate con un argento prestigioso, mentre al terzo posto sono salite le polacche Ciezkowska/Lunio, vincenti al tie-break (23-21, 20-22, 15-13) contro Bossart/Kernen.
Se il torneo ha consacrato due scuole emergenti come quelle francese e ucraina, per l’Italia è arrivato il momento di interrogarsi sulle scelte federali: presentarsi con sole due coppie sia all’Europeo Under 22 che all’Under 20 è oggettivamente una strategia poco comprensibile. I giovani azzurri hanno mostrato impegno e talento, ma senza continuità di risultati e senza un numero adeguato di binomi in campo è difficile competere con i Paesi che puntano con decisione sulla crescita del vivaio. Baden lascia dunque l’amaro in bocca all’Italia, ma al tempo stesso rappresenta uno stimolo: fra pochi giorni a Madrid scatterà l’Europeo Under 20, e lì le coppie azzurre, con un pizzico di esperienza in più, avranno l’occasione di misurarsi con avversari della stessa fascia d’età, cercando di invertire la rotta e di tornare protagonisti.
