Atletica
Andy Diaz spazza i dubbi! Torna a volare in Diamond League e conquista il ‘diamantone’!
Un fenomeno vero e indiscutibile, un talento cristallino che anche non al top della forma è in grado di fare saltare il banco, un portento assoluto che regala sempre emozioni nei grandi eventi internazionali. Ci aveva fatto preoccupare a inizio agosto in occasione dei Campionati Italiani Assoluti, dove era parso spento e in condizioni fisiche precarie fermandosi a un mesto 16.66, ma stasera Andy Diaz ha graffiato come solo i veri portenti sanno fare e ha spedito un chiaro messaggio a tutta la concorrenza in vista dei Mondiali, che si disputeranno a Tokyo dal 13 al 21 settembre.
Andy Diaz ha vinto la Diamond League, imponendosi nella finale della massima competizione internazionale itinerante andata in scena allo Stadio Letzigrund di Zurigo. Il Campione del Mondo e d’Europa al coperto non si era qualificato agli atti conclusivi, ma è riuscito a rientrare tra i sei partecipanti a causa di alcune rinunce della vigilia e ha trionfato in maniera perentoria, rendendosi protagonista di una misura stellare: 17.56 metri con 0,3 m/s di vento contrario siglati in occasione della quarta prova della gara di salto triplo dopo un avvio pimpante da 17.31, a cui avevo fatto seguito 16.95 e un nullo.
L’allievo di Fabrizio Donato è passato dalla terza piazza al primo posto con quel balzo, poi ha passato il quinto tentativo e con il successo in tasca non ha abbozzato l’ultimo salto, correndo semplicemente nella sabbia. Si tratta della quarta misura mondiale stagionale, alle spalle soltanto di due suoi ruggiti (17.80 da record italiano per il trionfo iridato indoor a Nanchino e 17.71 per l’affermazione continentale in sala ad Apeldoorn) e del 17.68 siglato dal cinese Ruiting Wu lo scorso 4 agosto.
Il 29enne, bronzo alle Olimpiadi di Parigi 2024, ha battuto in pedana il portoghese Pedro Pichardo (17.47 per l’argento a cinque cerchi), l’algerino Yasser-Mohammed Triki (17.42) e il giamaicano Jordan Scott (17.16). Avranno osservato da casa altri temibili rivali a Tokyo: il già citato Wu, il francese Melvin Raffin (17.52 in stagione), il tedesco Max Hess (17.43), il Burkinabé Hugues Zango (17.21) e soprattutto lo spagnolo Jordan Diaz (il Campione Olimpico aveva saltato 17.16 ai suoi Assoluti il 3 agosto).
Gesto tecnico impeccabile da parte di Andy Diaz, che ha ritrovato una rincorsa rilevante e che riesce sempre a fare la differenza con uno step da urlo: deve preservare questa condizione fino all’evento più importante della stagione. Intanto arriva il terzo diamantone della carriera dopo quelli del 2022 (quando non era ancora cittadino italiano, è originario di Cuba) e del 2023 (quando non poteva ancora rappresentare il Bel Paese pur essendo in possesso del passaporto), con un annesso assegno da 30.000 dollari statunitensi.
