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CiclismoStradaTour de France

Tadej Pogacar: “Ero a tutta fin dall’inizio. Ero a mio agio con la bici da strada”

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Tadej Pogacar/LaPresse

L’insaziabile Tadej Pogacar  della UAE Team Emirates-XRG vince anche la tredicesima tappa del Tour de France 2025, la Loudenvielle-Peyragudes di 10,9 chilometri. Grazie al successo nella cronoscalata, il numero 103 di una carriera fin qui straordinaria,  il ciclista  sloveno dilata ulteriormente il margine di vantaggio sui rivali e consolida il primato in classifica. Il vincitore dello scorso anno rifila 36’’ a Jonas Vingegaard e 1’20’’ a Primoz Roglic.

Mancano all’appello la terza frazione pirenaica di domani, la Pau-Luchon-Superbagnères, e le tappe alpine della prossima settimana, la sensazione però è quella di una leadership difficilmente attaccabile a meno di crolli dello sloveno, eventualità che al momento non sembra facilmente materializzabile.

Il detentore del titolo iridato consolida ulteriormente la prima posizione e guida ora la classifica con 4’07’’ su Jonas Vingegaard della Team Visma | Lease a Bike e 7’24’’ sul belga Remco Evenepoel della Soudal Quick-Step. Quarta posizione per il tedesco Florian Lipowitz della Red Bull – BORA – hansgrohe.

Tadej Pogacar analizza così la prestazione odierna: “Questa tappa rappresentava un punto di domanda, ci pensavo da dicembre. La squadra mi ha aiutato a fare tutto al meglio. Ero a tutta fin dall’inizio, ho cercato di fare la maggior velocità possibile, cercavo di rompere la cronometro. La scelta della bici è stata una delle decisioni più importanti da prendere. Corriamo su bici da strada tutto l’anno, è quella con cui mi sentivo maggiormente a mio agio. Se non puoi spingere con la bici da crono più di quanto faresti con quella da strada tanto vale usare quella normale”.

Il corridore sloveno si sofferma sulla tattica di gara: “Ho scelto di andare senza radio perché la tattica era di andare a tutta dall’inizio, poi hi visto i tabelloni degli intermedi e ho trovato ulteriore motivazione. Al secondo intermedio avevo un vantaggio ancora ampio e mi sono sentito davvero bene, una bellissima sensazione, Pensavo a non scoppiare nella seconda parte, ho preso respiro dai meno tre ai meno due. Ho resettato un attimo dove la strada era meno impegnativa e per l’ultimo strappo ho dato tutto “.

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