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Nuoto, Italia ai Mondiali senza Miressi: fine di un’era o opportunità per la 4×100 sl? Ceccon: “Abbiamo bisogno di lui”

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Alessandro Miressi
Miressi/Lapresse

Per la prima volta dal 2017 l’Italia del nuoto affronta un grande evento internazionale senza Alessandro Miressi nei 100 stile libero. Il nome del torinese non compare tra i convocati per i Mondiali di Singapore 2025, una decisione che segna una discontinuità evidente con il recente passato della velocità azzurra. Primatista italiano della distanza regina (47″45), due volte campione europeo e oro iridato in vasca corta, Miressi ha rappresentato per oltre un lustro la punta di diamante della 4×100 stile libero, guidando la staffetta a successi continentali, podi mondiali e all’ambita medaglia olimpica di Tokyo.

La stagione 2024-2025 è stata avara di soddisfazioni per il gigante delle Fiamme Oro, che non è mai riuscito a trovare la continuità e l’efficacia a cui aveva abituato pubblico e staff tecnico. Nessun acuto agli Assoluti primaverili, dove è rimasto lontano dal podio, e un rendimento opaco anche nl Settecolli, ben oltre i suoi standard. Le scelte dello staff azzurro, guidato da Cesare Butini, sono state conseguenti: l’Italia va a Singapore senza il suo storico capitano della velocità, puntando su un gruppo giovane e affamato.

Il volto nuovo della 4×100 stile libero maschile sarà Carlos D’Ambrosio, classe 2005, protagonista di una rapida ascesa negli ultimi due anni. Lo specialista ha già fatto parte della staffetta ai Mondiali di Doha e Parigi, contribuendo al bronzo iridato. Il cambiamento non si limita alla sostituzione di un uomo con un altro. La 4×100 italiana, dopo aver toccato l’apice tra il 2021 e il 2023 (bronzo olimpico, argento mondiale, oro europeo), sta entrando in una nuova fase. Non ci sono più i punti fermi di qualche anno fa, come Miressi appunto. Accanto a D’Ambrosio ci saranno Lorenzo Zazzeri, Thomas Ceccon (probabilmente in terza frazione come chioccia del gruppo), e Manuel Frigo, sempre positivo in staffetta, in base alla condizione evidenziata nelle batterie. È una staffetta meno esperta ma più compatta nei tempi, con almeno tre uomini potenzialmente sotto i 48 secondi lanciati.

Il vero interrogativo, però, è se l’assenza di Miressi segni davvero la fine di un’era. A 26 anni, Alessandro non è certo a fine carriera, e potrebbe ancora rientrare nel giro azzurro con il giusto lavoro e nuovi stimoli. Lo stesso Ceccon, leader tecnico e agonistico dell’intera Nazionale, ha dichiarato che “Miressi ha solo bisogno di ritrovare fiducia e leggerezza: l’Italia ha ancora bisogno di lui“. Non è da escludere un suo ritorno in vista degli Europei di Parigi 2026 o, più a lungo termine, per il nuovo ciclo olimpico verso Los Angeles.

Ma intanto, la 4×100 stile libero ha bisogno di vivere e costruire anche senza di lui. Le staffette moderne, sempre più competitive e globalizzate, richiedono profondità tecnica e continuità nel ricambio. Il modello australiano, che ruota cinque-sei uomini in grado di nuotare sotto i 48”, insegna che il futuro si costruisce ampliando il bacino, non aggrappandosi a un solo fuoriclasse. In quest’ottica, l’assenza di Miressi può trasformarsi in un’occasione di crescita per il movimento.

Singapore sarà il banco di prova di questo nuovo corso. La concorrenza è alta, Australia, Stati Uniti, Cina, Gran Bretagna, ma l’Italia parte comunque tra le pretendenti al podio, forte di un gruppo giovane ma già rodato. La risposta ai dubbi arriverà dal cronometro e dalla vasca. Se sarà fine di un’era o inizio di un’altra lo dirà solo il tempo. Di certo, però, il futuro della velocità azzurra non si ferma. E a guidarlo ora c’è un nuovo protagonista.

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