Tennis
Monaco: “Rune studia da Sinner. L’Italia può vincere la Coppa Davis anche senza Jannik e Berrettini”
Guido Monaco si è soffermato sui forfait al Masters 1000 di Toronto durante l’ultima puntata di Tennismania, trasmissione del canale YouTube di OA Sport: “Dicono ‘giochiamo troppo, giochiamo sempre, ultra attività dell’età moderna’ e poi sono sempre in vacanza… Sinner rientra, fa tre tornei e tre finali, chiaro che le energie nervose sono lì da vedere. Il paradosso ritorna però sempre quello: allunghi il torneo per renderlo più vendibile e per dare più respiro ai giocatori e invece ai giocatori il Masters 1000 su dieci giorni non piace in certi momenti della stagione, mentre se fosse stato su una settimana magari avrebbero fatto scelte diverse. A Toronto mancano quattro dei primi cinque del mondo. Smettiamola di dire che si gioca troppo perché si gioca molto meno di una volta, si programmano al millimetro. Non credo che si marchino uno con l’altro: le scelte le fanno a prescindere, vanno a giocare quando sono al massimo, salvo che sia uno Slam. Finché gli Slam daranno 2000 punti, i 1000 rischiano di diventare minori per i big e dal 500 in giù, se non sei obbligato da contratti o da dover trovare la forma, non giochi nemmeno“.
Il telecronista di Eurosport ha poi proseguito nella propria analisi: “Se è vero che il rischio dello sport moderno è l’intensità che fa infortunare più spesso, allora è vero che inserire dei giorni di riposo nei tornei aiuti i giocatori. Adesso c’è questo culto dello staccare e del riposo. Se i 1000 volessero fare una battaglia o una rimostranza sensata. la dovrebbero fare sulla distribuzione dei punti, perché crei una differenza pazzesca. In un mondo normale un giocatore che sta fermo tre mesi gioca i 1000 americani, ma se il giocatore in questione è un fenomeno e fa tre finali allora questi tornei li salta. Questo giocatore giocando sei settimane in un anno è numero 1 del mondo e numero 2 della Race, quindi non diciamo che giocano troppo. Io farei quattro 1000 posizionati bene, in modo che nessuno li salti, e poi 4-5 di importanza inferiore“.
Holger Rune sta cambiando diversi elementi nel suo staff: “Rune sta studiando da Sinner, ha fatto un ciclo di allenamenti da Agassi e sembra che da Cincinnati ci sarà Panichi al suo angolo come preparatore: sta cercando persone di grande spessore per provare ad avvicinarsi ai primi. Lui è dotato dal punto di vista fisico, dopo Shelton è il più dotato da madre natura“.
Guido Monaco si è soffermato anche su una suggestione: “Serena Williams alle Olimpiadi? Mi auguro di no, ma non mi stupisco più di nulla“. Sulla Coppa Davis, che l’Italia potrebbe giocare senza Sinner e Berrettini: “Non è poi così un miraggio rivincerla, bisogna vedere chi porteranno gli altri“. Su Musetti alle Finals: “C’è da essere ottimisti. Se ci devo mettere un euro, ce lo metto sereno“.
