Tennis
Monaco: “La caduta di Sinner? Faccio fatica a capire come si sia fatto male. Ha una soglia del dolore differente”
Vanno in archivio gli ottavi di finale di Wimbledon 2025 tra infortuni, colpi di scena ed emozioni a non finire. Erano in campo ancora 3 italiani e 2 di loro avanzano ai quarti di finale. Stiamo parlando di Flavio Cobolli e Jannik Sinner che hanno vissuto match intensi e chiusi in maniera ben differente. Di questo e molto altro si è parlato nella puntata odierna di Tennismania, condotta da Dario Puppo, in onda sul canale Youtube di OA Sport.
Come al solito era ospite Guido Monaco, commentatore tecnico di Eurosport, inizia la sua analisi dal ko di Grigor Dimitrov che ha portato al ritiro del bulgaro sul punteggio di 3-6 5-7 2-2: “Sono subito stato convinto che fosse un problema all’interno del pettorale. Mi ha riportato all’infortunio alla spalla di Andrea Gaudenzi in Finale di Coppa Davis tanti anni fa. Ho capito subito che non potesse continuare, faceva addirittura fatica a respirare. Un vero peccato”.
In avvio, tuttavia, il primo pericolo lo aveva vissuto Jannik Sinner con una scivolata che aveva provocato danni a polso e gomito: “La caduta di Sinner? Si fa realmente fatica a capire come abbia fatto a farsi male. Non si vede una torsione di gomito o polso evidente, né si nota un impatto forte sul terreno. Può essere che Jannik, rispetto ad altri, si sia preoccupato in maniera maggiore per il dolore che ha sentito. Forse più del dovuto. L’altro, invece, ha impostato un match su ritmi forsennati, come poche volte fatto in carriera. Usava il back, poi spingeva a tutto braccio, sin dal servizio con ben 13 ace già messi a segno. Non solo, il bulgaro è stato eccellente dopo il contro-break subito sul 5-5 del secondo set. Ha giocato un game pazzesco”.
“Ad ogni modo credo che fossero ritmi complicati da tenere. Sempre al 100% – prosegue – Dimitrov era, tra l’altro, reduce da una serie di ritiri per guai diversi. Inutile girarci attorno, i 34-35enni uno sforzo simile lo pagano alla distanza. Penso che, dopo 2 ore di quella intensità, il suo corpo abbia ceduto perché non ne aveva di più. Forse aveva ancora mezz’ora a disposizione e poteva anche chiuderla in 3. Ma chi lo sa? Jannik sicuramente non era sereno e aveva paura di farsi male. Il suo sguardo era decisamente preoccupato, anche se lui è uno che non ama far trasparire nulla. Sul 3-2 del secondo set, ad esempio, aveva già preso 3 pastiglie di antidolorifico. Evidentemente il dolore c’era e stava per fare effetto facendolo tornare in confidenza. Sinner evidentemente ha una soglia del dolore differente, vuole fare come Roger Federer che non lasciava trasparire mai nulla. Anche per il più forte del mondo se ha un problema fisico e il match va dall’altra parte, tutto si complica. Il fairplay quanto si è ritirato Dimitrov? Non fa né caldo né freddo. L’avrebbero fatto tutti. Un bel gesto, certo, ma era anche molto sollevato”.
Si è passati, quindi, al successo di Flavio Cobolli che ha superato Marin Cilic con il punteggio di 6-4 6-4 6-7 7-6: “Che percorso! Cobolli esplode l’anno scorso ad alti livelli. Molti ne sono stati sorpresi, forse per un atteggiamento tutto suo e un tennis particolare. Dopodiché vive una crisi pesante tra fine anno e inizio 2025 quando inanella una serie notevole di sconfitte, infortuni e un po’ di disagio fuori dal campo. Sicuramente è stato bravo a risollevarsi. Lui è uno sveglio e sta facendo risultati che stanno sorprendendo. Anche Novak Djokovic ha ammesso di essere stato molto sorpreso che Cilic non avesse vinto. Ora Cobolli potrà giocare sul Centrale contro il suo idolo. Armi a disposizione contro il serbo? Direi non così distanti da quelle di Alex De Minaur. L’australiano ha provato a rubare il tempo giocando in maniera coraggiosa. Ha mancato di poco il quinto set. Nole mi dà sempre la sensazione di essere abbastanza tirato con la benzina. Ieri se finiva al quinto poteva significare anche il colpaccio per De Minaur. Invece manchi 5 game di fila e il match finisce”.
Il terzo italiano in campo nella giornata di ieri è stato Lorenzo Sonego che è caduto con il punteggio di 6-3 1-6 6-7 5-7 contro Ben Shelton: “Inizio di match favorevole ma, per tutta la partita, ho avuto la sensazione che gli mancasse un po’ di brillantezza dopo la maratona con Nakashima. Dopo il primo set l’inerzia è sempre stata per Shelton anche se ci sono state tante occasioni per Lorenzo. Non c’è stata tanta differenza nel complesso. Forse gli è mancato solo un po’ di coraggio. Si è affidato troppo alla speranza che l’altro sbagliasse, invece lo statunitense ha dimostrato di essere molto adatto a questi palcoscenici. Nel totale è stato più consistente. Negli Slam, tra le altre cose, Shelton ha sempre fatto molto bene. Non dimentichiamo anche il suo ottimo match a Parigi contro Carlos Alcaraz. Negli ultimi 2 anni è cresciuto tanto. Peccato, con un po’ più di freschezza poteva giocarsela ancora di più”.
