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Matteo Santoro: “Contento dell’atteggiamento in gara. Non so se farò gli Assoluti”

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Matteo Santoro
Matteo Santoro / LaPresse

Matteo Santoro non è riuscito a superare le eliminatorie del trampolino individuale da 3 metri maschile ai Mondiali senior 2025 di tuffi: l’azzurro a Singapore ha chiuso 24° il giorno dopo essersi laureato campione iridato nella gara mista assieme a Chiara Pellacani.

Ai microfoni del sito federale, al termine della gara, Santoro ha parlato della vittoria di ieri e della prova di oggi, ma anche del futuro a Miami e del programma per il resto della stagione, rivelando di non essere ancora sicuro di partecipare ai Campionati Assoluti, in calendario dall’8 al 10 agosto a Roma: “Decido insieme agli allenatori a fine Mondiale“.

L’azzurro si è comunque dichiarato soddisfatto della prova odierna: “Ieri sera sono andato a letto alle 22.30, dopo ieri non mi aspettavo di avere questo atteggiamento in gara. Sono contento proprio dell’atteggiamento, al primo Mondiale a livello individuale ho gestito bene la gara, c’è stata una piccola distrazione sul terzo tuffo, ma poi sono riuscito a rimettermi in gara“.

Preparazione non ideale per la gara individuale: “Dopo ieri ho detto ‘Io domani ho l’individuale, come faccio?’, invece sono riuscito a gestirlo, sia durante l’allenamento che nella gara stessa. C’era tanta gente dai tre metri, e allora sono andato a provare le basi dal trampolino da uno ed ho fatto soltanto un salto da tre“.

Imminente la partenza per Miami: “Parto a metà agosto, il 15, e andrò nella stessa università dove studia Chiara per frequentare tutto il corso di economia, che durerà quattro anni. Mi allenerò a Miami e verrò in Italia per le gare e i collegiali. Inizialmente non ero propenso ad andare in America, non mi attraeva e dicevo che l’unico posto che poteva piacermi era Miami“.

La svolta: “A settembre mi hanno scritto ed ho avuto un momento di panico: ho parlato con mio padre e mia madre, con i miei allenatori, con Chiara stessa, chiedendo consigli. Non ero convinto completamente, poi tutti mi hanno detto che si tratta di una cosa che accade una volta nella vita ed alla fine ho deciso di cogliere l’occasione. Mi hanno organizzato una visita a gennaio, mi sono fatto un weekend a Miami e da lì ho deciso e firmato la borsa di studio“.

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