ArtisticaGinnastica e cultura fisica
Ginnastica artistica, Italia nona nella gara femminile. Mandriota la migliore azzurra
Alle Universiadi sono andate in scena le qualificazioni femminili di ginnastica artistica, valide non solo per determinate le finaliste nell’all-around e nelle varie specialità ma anche per assegnare le medaglie della gara a squadre. Dopo aver rinunciato alle prove maschili in seguito al brutto infortunio occorso a Lorenzo Bonicelli agli anelli, l’Italia è tornata in scena alla Messe Hall di Essen (Germania) con la formazione femminile. Le azzurre hanno concluso al nono posto nel team event con il riscontro di 146.400, a vincere la gara è stato il Giappone (163.750) davanti alla Spagna (151.750) e alla Francia (150.650).
Veronica Mandriota ha eseguito un buon salto al volteggio (13.050), è stata premiata con 12.950 alle parallele asimmetriche, è stata valutata con 12.700 al corpo libero e ha portato a casa 11.650 alla trave. Carolina James ha faticato al quadrato (10.700), non ha brillato sui 10 cm (11.550), mentre è andata meglio tra staggi (12.000) e tavola (12.350). Apice al volteggio (13.000) per Marta Uggeri, che è stata la migliore italiana alla trave (12.650) e ha completato la propria fatica con 11.950 alle parallele e 11.850 al corpo libero.
Veronica Mandriota ha concluso al 14mo posto sul giro completo (50.350) e domani sera tornerà in pedana per disputare la finale del concorso generale individuale, a cui la giapponese Shoko Miyata si presenterà con il miglior accredito (55.150) davanti alla connazionale Mana Okamura (52.650) e alla taiwanese Tonya Paulsson (52.350). Eliminate Marta Uggeri (26ma con 49.450) e Carolina James (45ma, 46.600).
Bottino avaro per quanto concerne le finali di specialità, visto che soltanto Veronica Mandriota è riuscita ad accedere a un atto conclusivo: la rivedremo in gara sabato con l’ottavo accredito al corpo libero (12.700), dove svetta Miyata (13.650) davanti alla belga Jade Vansteenkiste.
