Tennis
Novak Djokovic: “Non sono mai stato amato come Federer e Nadal. Mi sentivo come un bambino indesiderato”

Novak Djokovic vuole continuare ad inseguire l’obiettivo del 25° Slam, dopo aver conquistato poche settimane fa sulla terra rossa di Ginevra il 100° titolo ATP in carriera. Il fuoriclasse serbo si sente ancora competitivo ai massimi livelli, dopo l’ottimo cammino al Roland Garros in cui ha battuto il n.3 al mondo Alexander Zverev fermandosi solamente in semifinale a cospetto di Jannik Sinner, ed è già proiettato verso Wimbledon 2025.
Il 38enne di Belgrado nel frattempo ha concesso un’intervista all’edizione tedesca di ‘20 minutos‘, parlando della storica rivalità con Roger Federer e Rafael Nadal: “Non sono mai stato amato come loro perché non avrei dovuto essere lì. Ero il più piccolo, il terzo che è arrivato dicendo di voler diventare il numero uno. E a molte persone non è piaciuto. Il fatto che qualcuno sia il mio più grande rivale non significa che gli auguri del male, lo odi o faccia qualcosa in campo per sconfiggerlo. Abbiamo lottato per la vittoria e ha vinto il giocatore migliore“.
La disaffezione di buona parte del pubblico lo faceva sentire “come un bambino indesiderato, mi chiedevo perché e faceva male. Poi ho pensato che i tifosi mi avrebbero accettato se mi fossi comportato diversamente, ma non fu così. Ho accettato questa condizione non nascondendo di essere un uomo con molti difetti, ma ho sempre cercato di vivere con il cuore e con le buone intenzioni cercando di restare me stesso“.
Nole, interpellato sul rapporto personale con lo svizzero e lo spagnolo, ha poi ammesso: “Ho sempre rispettato Federer e Nadal, non ho mai detto una sola brutta parola su di loro e non lo farò mai. Ma sono sempre andato più d’accordo con Rafa che con Roger“.