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Basket 3×3: Italia femminile, cambia quasi tutto per le qualificazioni agli Europei 2025
Entra ufficialmente nella zona delle manifestazioni che assegnano titoli la stagione del basket 3×3. Protagoniste anche le formazioni italiane: in questa sede ci si occupa della squadra azzurra femminile, che punta alla qualificazione agli Europei (Europe Cup) attraverso la qualificazione di Kosice, in Slovacchia.
L’Italia si presenta al via con un roster rinnovato in larga maggioranza e con il ritorno al ponte di comando di Angela Adamoli, che fu guida nel percorso che portò al titolo iridato del 2018 nelle Filippine. Di quel gruppo c’è ormai solo Rae Lin D’Alie, che peraltro nell’ultima stagione di Serie A1 è anche stata la 15a miglior rimbalzista (dato pazzesco se si pensa che lei non arriva al metro e 65), decima per palle recuperate e largamente prima per assist (6.9 ad allacciata di scarpe) mentre aiutava a portare San Martino di Lupari in semifinale scudetto.
Assieme a lei un gruppo totalmente nuovo e di prospettiva futura a guardare i nomi delle sei chiamate (delle quali saranno però solo quattro a viaggiare verso Kosice). Tutto lascia pensare che due degli altri tre posti saranno in mano a Sofia Frustaci, classe 2001 dell’Alpo che ha appena giocato da protagonista (quinta per recuperi e 15a per assist in campionato), anche se questo non ha potuto evitare la retrocessione della MEP Pellegrini, e a Ludovica Sammartino, centro classe 2005 di Gela cresciuta cestisticamente a Ragusa e ottava miglior realizzatrice del campionato di A2 (14,42 punti a gara) a Moncalieri, dov’è stata anche la 14a miglior rimbalzista.
Per il quarto posto verso Kosice ce ne sono tre. Innanzitutto Elisa Pinzan, play classe 1999 autrice di un percorso tutto suo che l’ha portata fino in Extraliga, il campioonato slovacco, con lo Slavia Ganska Bystrica, e prima ancora in Islanda, con il Keflavik. Poi Carlotta Gianolla, ala-centro veneziana classe 1997 terza miglior realizzatrice della Serie A2 con 16,88 punti a gara nonché il 75,34% ai tiri liberi e il ruolo di miglior rimbalzista assoluta del campionato (11,36 a partita) nella stagione di Udine che per essere descritta avrebbe bisogno di un capitolo a parte, tra ottimi risultati sul campo e grane della gestione della Delser fuori. Infine Caterina Mattera, 2001 in forza a Vicenza che quest’anno è rimasta a 6,5 punti e 7,3 rimbalzi di media nella stagione di A2 della Velcofin Interlocks.
Il percorso azzurro è in realtà già cominciato da qualche settimana. L’Italia, infatti, ha partecipato a due tappe delle Women’s Series. La prima si è giocata ad Amsterdam, dove le azzurre (con in campo anche Beatrice Olajide, giocatrice di spicco della Pallacanestro Perugia in B toscana), sono arrivate ai quarti. Tanto in questo caso quanto a Baku a sbarrare la strada sono stati i Paesi Bassi. A Baku ha partecipato anche il Team Rome, la novità di quest’anno, in cui è confluito il terzetto Gianolla-Mattera-Pinzan di cui si è parlato: è infatti consentito in alcune circostanze avere due squadre, e non una.
L’Italia dovrà, per prima cosa, assicurarsi la prima posizione, passo fondamentale per andare senza rischiare altro a giocarsi il campionato continentale. Dovrà battere Israele, Lituania, Slovenia e Gran Bretagna. A conti fatti, il compito più duro dovrebbe arrivare contro le baltiche, ma nessuna dovrebbe essere squadra da creare un eccesso di pensieri. Semmai c’è da capire che tipo di squadra azzurra sarà in questa nuova gestione, ma il criterio con cui il team è stato amalgamato lascia ben sperare.
