Atletica
Atletica, Stark e Habz fanno impazzire Parigi. Holloway e Mahuchikh battuti, Sibilio non corre, Bruni si ferma

A Parigi (Francia) è andata in scena l’ottava tappa della Diamond League, il massimo circuito internazionale itinerante di atletica. Serata condita da interessanti prestazioni cronometriche e da alcune world lead di spessore, mentre in casa Italia non c’è stata gloria: Alessandro Sibilio ha rinunciato ai 400 ostacoli a causa di un attacco febbrile, mentre Roberta Bruni si è ritirata dopo la prima prova nel salto con l’asta a causa di una ricaduta nella cassetta dell’imbucata.
RISULTATI DIAMOND LEAGUE PARIGI
100 OSTACOLI – La statunitense Grace Stark firma un clamoroso 12.21 con 0,7 m/s di brezza a favore al termine di una spumeggiante sfida con la nigeriana Tobi Amusan (12.24) e la giamaicana Ackera Nugent (12.30). Ci si è fermati a quattro centesimi dalla vertiginosa world lead siglata dall’americana Masai Russell al corso 2 maggio.
1500 METRI (MASCHILE) – La gara non era valida per la Diamond League, ma abbiamo assistito a una sfilza di prestazioni da brivido: il francese Azeddine Habz ha dettato legge in 3:27.49, firmando la miglior prestazione mondiale stagionale, diventando il sesto atletica di sempre e il secondo europeo all-time. Il padrone di casa ha preceduto il keniano Phanuel Kipkosgei Koech (3:27.72, record del mondo under 20) e il britannico George Mills (3:28.36).
110 OSTACOLI (MASCHILE) – Quando Grant Holloway perde è sempre una notizia. Il Campione Olimpico si è sciolto nel finale e ha terminato al quinto posto (13.11) nella gara vinta dallo statunitense Trey Cunningham con un brillante (13.00) dopo un duello con il connazionale Dylan Beard (13.02), terzo lo svizzero Jason Joseph (13.07, record nazionale eguagliato).
3000 SIEPI (FEMMINILE) – La keniana Faith Cherotich ha preso a sberle la world lead, dettando legge in 8:53.37 con un micidiale allungo dopo l’ultima barriera ai danni dell’ugandese Peruth Chemutai (8:54.41), mentre l’etiope Sembo Almayew ha concluso al terzo posto (9:01.22).
400 OSTACOLI (MASCHILE) – Alessandro Sibilio non ha preso il via a causa dei postumi di una gastroenterite. Lo statunitense Rai Benjamin ha aperto il gas nella seconda parte di gara e ha tuonato un eccellente 46.93 (record del meeting) dopo uno spalla a spallo con il qatariota Abderrahman Samba (47.09), terzo l’altro americano Trevor Bassitt (48.14).
SALTO CON L’ASTA (FEMMINILE) – Alla statunitense Katie Moon è bastato superare 4.73 metri al secondo tentativo per vincere la gara davanti alle connazionali Sandi Morris (4.73 alla terza) ed Emily Grove (4.63). Roberta Bruni si è ritirata dopo essere ricaduta sulla scatola dell’imbucata in seguito al nullo iniziale a 4.43 e ha perso la vetta della classifica di specialità.
SALTO IN ALTO (FEMMINILE) – Ancora una volta l’australiana Nicola Olyslagers è riuscita a battere l’ucraina Yaroslava Mahuchikh: la Campionessa Olimpica ha valicato 1.97 alla prima prova dopo due nulli a 1.94, ma l’australiana ha piazzato 2.00 al secondo affondo e ha fatto festa. Terza la sua connazionale Eleanor Patterson (1.97).
800 METRI (MASCHILE) – Successo prestigioso per lo spagnolo Mohamed Attaoui (1:42.73), seguito dagli statunitensi Josh Hoey (1:43.00) e Bryce Hoppel (1:43.11).
5000 METRI (MASCHILE) – L’etiope Yomif Kejelcha viaggiava sui ritmi del record del mondo fino a tre giri dal termine, poi è saltato e ha chiuso in 12:47.84 precedendo Birhanu Balew dal Bahrain (12:48.67 di record asiatico), lo statunitense Graham Blanks (12:49.51) e il francese Jimmy Gressier (12:51.59, record nazionale).
400 METRI (FEMMINILE) – Interessante record del meeting timbrato dalla dominicana Marileidy Paulino (48.81), che si è lasciata alle spalle Salwa Eid Naser dal Bahrain (48.85) e la cilena Martina Weiel (49.83, record nazionale).
200 METRI (FEMMINILE) – Non si scende sotto il muro dei 22 secondi con un vento a favore di 0,9 m/s. La statunitense Anavia Battle ha prevalso in 22.27, lasciandosi alle spalle la britannica Amy Hunt (22.45) e la connazionale McKenzie Long (22.49).
SALTO TRIPLO (MASCHILE) – Non si vola molto lontano, il giamaicano Jordan Scott la spunta con un balzo da 17.27 metri piazzato all’ultimo tentativo, superando così il Burkinabé Hugues Fabrice Zango (17.21) e il francese Thomas Gogois (17.11).
LANCIO DEL DISCO (MASCHILE) – La statunitense Valarie Allman si è imposta in 67.56 precedendo l’olandese Jordine van Klinken (66.42) e la cubana Yaimé Perez (65.03).
TIRO DEL GIAVELLOTTO (MASCHILE) – Brillante spallata dell’indiano Neeraj Chopra (88.16), che ha distanziato il tedesco Julian Weber (87.88) e il brasiliano Luiz Mauricio Da Silva (86.62).
1500 METRI (FEMMINILE) – La keniana Nelly Chepchirchir ha prevalso in 3:57.02, battute l’irlandese Sarah Healy (3:57.15) e l’etiope Birke Haylom (3:57.50).