Superbike
Alberto Vergani: “In Ducati sicuri che Bulega vincerà il Mondiale Superbike. Pensano già all’erede”. Poi lo strano messaggio a Oliveira…

Alberto Vergani è uno dei manager di spicco nell’ambito del motociclismo italiano e internazionale. Qualunque sua dichiarazione va, pertanto, ritenuta attendibile e presa in grande considerazione. Al riguardo, è interessante riportare quanto dichiarato ai colleghi tedeschi di speedweek.com (che un mese fa, anticiparono con sicurezza l’approdo di Razgatlioglu in Yamaha Pramac nel 2026, poi concretizzatosi).
Vergani si è concentrato su Ducati e sulla strategia che l’azienda di Borgo Panigale sta seguendo fra le derivate di serie: “stanno già cercando l’erede di Bulega, è questa la ragione che ha portato a scaricare Bautista. Se lo rimpiazzano, è perché ha 40 anni e guardano al futuro. Non è una mia impressione, è ciò che mi ha detto Gigi Dall’Igna. Con Nicolò sanno di avere per le mani il potenziale Campione del Mondo 2025 e il sicuro vincitore del Mondiale 2026.
Quindi, non hanno fretta e vedrete che pondereranno bene la loro scelta. Aspetteranno di capire quali piloti resteranno senza contratto in MotoGP. Per esempio, penso a uno come Oliveira. Ammettiamo che rimanga a piedi, se gli venisse offerto un contratto per una Ducati Factory nel Mondiale Superbike, io lo firmerei immediatamente. Se sei un pilota da corsa e vuoi vincere gare, allora la Ducati Superbike è l’opzione migliore.
Peraltro, vincere gare, significa ottenere bonus dal punto di vista economico e attirare sponsor. Non credo che un contratto da tester in MotoGP possa essere più lucrativo. Sul piano della gratificazione personale, poi, non c’è storia. Se si deve entrare in Superbike, farlo con una Ducati significherebbe entrare in paradiso. In questo momento, è l’unica moto vincente. A parte Bmw, ma quest’ultima lo fa solo con Razgatlioglu, che fa la differenza grazie al suo talento”.
Curioso come Vergani faccia il nome di Oliveira, quando il portoghese ha teoricamente un contratto con Pramac anche per il 2026, al contrario del compagno di squadra Jack Miller. L’australiano è libero, attorno a lui si sprecano le voci di un suo passaggio in Superbike con Honda o Bmw. A questo punto, perché non Ducati, alla quale Jackass è stato legato dal 2018 al 2022? Una sorta di “parlare a suocera perché nuora intenda”? Il messaggio sarebbe “Jack, guarda che in Superbike c’è una Ducati libera!”
Vedremo, perché la realtà dei fatti è che Ducati ha letteralmente l’imbarazzo della scelta. Può puntare su un “fuoriuscito” dalla MotoGP, oppure su un navigato centauro attualmente “chiuso” in Moto2 (si fanno i nomi di Joe Roberts, Aròn Canet e Jake Dixon), o magari guardare a un pilota di vertice in Superbike che attualmente corre da avversario (Andrea Locatelli?). Come si suole dire, chi vivrà, vedrà!