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Tuffi

Tuffi, l’Italia manca la chiusura in bellezza agli Europei. Santoro sfiora il podio dai tre metri, Tocci ottavo

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Matteo Santoro
Matteo Santoro/IPA Sport

Cala il sipario sugli Europei di tuffi ad Antalya e si chiudono con un po’ di amaro in bocca per l’Italia. Sfuma, infatti, la medaglia azzurra nell’individuale maschile dai tre metri, con Matteo Santoro che chiude al quarto posto a pochissimi punti non solo dal bronzo, ma addirittura dall’oro. Una finale di alto livello, con oltre sette atleti sopra il muro dei 400 punti e con il polacco Andrzej Rzeszutek che batte tutta la concorrenza, prendendosi il primo titolo europeo della carriera dai tre metri.

Rzeszutek ha concluso con un punteggio complessivo di 431.25 al termine di una finale molto solida e senza sbavature, dove spicca sicuramente il triplo e mezzo ritornato raggruppato da 81.60 punti. Argento per il britannico Noah Penman (429.70), che ha ribaltato completamente la sua classifica anche lui con il triplo e mezzo ritornato raggruppato (83.30). Il bronzo se lo mette al collo il tedesco Moritz Linus Wesemann (426.85), che ha sbagliato il triplo e mezzo indietro raggruppato (43.20), riscattandosi con un clamoroso quadruplo e mezzo avanti raggruppato da 91.20.

Purtroppo Matteo Santoro è quarto con 425.25, penalizzato sicuramente dai coefficienti più bassi. Il romano bisogna ricordare che ha avuto grossi problemi ad inizio anno per l’operazione al ginocchio e forse la forma non è ancora al 100%, con i Mondiali che potrebbero diventare il vero obiettivo. Resta una buonissima gara con un eccellente doppio e mezzo avanti con due avvitamenti (76.50) e con il rimpianto di un doppio e mezzo ritornato carpiato all’ultimo pagato forse troppo poco dalla giuria (64.50).

Quinto posto l’altro britannico Matthew Dixon (424.95), che non è riuscito a sfruttare al meglio il quadruplo e mezzo avanti raggruppato all’ultimo tuffo (68.40) per superare tutti. Sesto il tedesco Timo Barthel (411.75), davanti all’ucraino Kirill Boliukh (401.60) e a Giovanni Tocci (396.33), che termina all’ottavo posto, complice anche l’errore nel doppio e mezzo rovesciato carpiato (46.50).

L’Italia chiude così gli Europei al terzo posto nel medagliere con due ori, quattro argenti e due bronzi. Sicuramente spiccano i due titoli conquistati da Chiara Pellacani (metro) e Sarah Jodoin di Maria (piattaforma). Tanti i rimpianti per alcune medaglie sfumate per pochissimi punti e con la doppia cifra che era ampiamente alla portata della squadra azzurra.

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