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Tennis

Sinner e il tabù Alcaraz: solo sconfitte in match ufficiali nel 2024

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Carlos Alcaraz-Jannik Sinner/LaPresse

Il tennis italiano sogna la doppietta a Roma. Dopo il magico trionfo di Jasmine Paolini, oggi tocca a Jannik Sinner provare a riportare il nome di un tennista azzurro nell’albo d’oro del torneo. Il numero uno del mondo, però, dovrà vedersela con il grande rivale Carlos Alcaraz, in quella che è da inizio torneo la finale più attesa, il grande scontro tra i due principali protagonisti del tennis mondiale.

Si tratta dell’undicesima sfida a livello ATP tra l’italiano e lo spagnolo, che al momento è in vantaggio negli scontri diretti. Infatti le vittorie di Alcaraz sono state sei contro le quattro di Sinner, ma soprattutto lo spagnolo è imbattuto contro Jannik da oltre un anno. Infatti nella passata stagione i due rivali si sono affrontati per ben tre volte ed ha sempre vinto Alcaraz.

Tre successi tutti in rimonta da parte dell’attuale numero tre del mondo. Il primo nella semifinale di Indian Wells per 1-6 6-3 6-2, poi successivamente il nuovo scontro sulla terra rossa di Parigi e sempre in semifinale. Una pazzesca battaglia di cinque set, con Sinner avanti 2-1, ma con Alcaraz che è poi riuscito a rimontare, vincendo 2-6 6-3 3-6 6-4 6-3 dopo oltre quattro ore di gioco.

L’ultima sfida ufficiale tra i due si è poi tenuta sul cemento di Pechino. Una battaglia incredibile (tre ore e ventuno minuti), una partita incredibile e che ha visto trionfare Alcaraz in tre set con il punteggio di 6-7 6-4 7-6. Lo spagnolo si prese così la rivincita dal match dell’anno precedente, quella volta in semifinale, con Sinner che si impose per 7-6 6-1. Quel successo dell’ottobre 2023 è anche l’ultima vittoria nel circuito ATP dell’altoatesino sul rivale.

Sinner ha vinto una partita contro Alcaraz nel 2024, ma era la finale del torneo ad inviti del Six Kings Slam in Arabia Saudita. In questo caso è stato il numero uno del mondo a rimontare l’avversario, imponendosi in tre set per 6-7 6-3 6-3 dopo due ore e ventuno minuti di gioco. Una vittoria che non entra nelle statistiche dei match giocatori tra i due rivali, visto che si trattava di un’esibizione, ma, visto anche il montepremi in palio, la sfida è stata assolutamente vera e giocata fino all’ultimo quindici disponibile.

Questa è solamente la terza finale che mette di fronte Sinner ed Alcaraz, la prima in un Masters 1000 (mai in uno Slam). Le precedenti sono state quella già citata di Pechino dell’anno scorso e poi quella di Umago nel 2022 con il successo dell’azzurro al terzo set (6-7 6-1 6-1). Quella odierna, però, è decisamente la più importante, anche per il contesto, ed è probabilmente un antipasto di quello che si potrebbe vivere tra qualche settimana al Roland Garros.