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Roland Garros 2025: Bolelli/Vavassori avanzano all’esordio, con Herbert è l’ultima di Mahut
Simone Bolelli e Andrea Vavassori, in una sera del tutto particolare per mille motivi, vincono all’esordio nel torneo di doppio del Roland Garros. Ma la loro è una vittoria significativa perché il 7-6(2) 6-2 con cui sconfiggono Pierre-Hugues Herbert e Nicolas Mahut vuol dire che proprio quest’ultimo, a 43 anni, dice addio all’agonismo. E lo fa con una cerimonia organizzata direttamente sul campo, con il pubblico che per salutarlo si mette a salutarlo con la Marsigliese.
Dopo una lunga attesa, vari spostamenti e infine la collocazione sul Court Simonne Mathieu, l’ambiente si capisce subito: simil-Coppa Davis (quella pre-2018). I due azzurri salvano subito un game ai vantaggi, poi si ritrovano sullo 0-30, ma è soprattutto Herbert a gestire bene la situazione senza mai concedere molto. Dopo queste fasi, a parte la ola sull’anello inferiore del Mathieu totalmente riempito (chiuso, invece, quello superiore), con Mahut che sorride, non accade nulla di realmente trascendentale fino a metà parziale. Poi Vavassori s’inventa un dritto incrociato d’alta scuola per il 30-30 sul 4-3, ma è proprio Mahut a servire bene e a non correre rischi. Sul 6-5, d’improvviso, arriva un lampo a testa per Vavassori e Bolelli, quest’ultimo con la risposta vincente che vale il set point. Mahut, però, serve una seconda carica di gran livello che sorprende Vavassori. Il tie-break diventa inevitabile, ma in un attimo sono i due azzurri a portarsi sul 5-0 prima di chiudere senza troppi problemi sul 7-2.
Si riparte con una lotta anche nel secondo game del secondo set, che si allunga, ma i due italiani riescono a tenere. Successivamente è il servizio di Mahut a diventare pericolante, ma a differenza di Vavassori stavolta il servizio non riesce a tenerlo, ed è il primo break dell’intero match quello che arriva. Vavassori trova anche il modo di avere alte punte di spettacolarità, e d’improvviso la qualità del gioco del duo francese scende. Con un doppio fallo di Herbert c’è il primo 15-40 del match sul 3-1, che diventa in fretta 4-1 con dritto di Mahut in rete. I due italiani sono sempre più in fiducia, tanto da arrivare già in risposta a un match point che Herbert annulla dopo uno scambio piuttosto elaborato. Una reazione d’orgoglio dei due francesi li porta sul 15-40 nell’ottavo game, ma punto dopo punto Bolelli e Vavassori salgono fino al secondo match point, sul quale Mahut non tiene in campo la seconda del bolognese.
Oltre che per la storica partita da 11 ore e 5 minuti (e tre giorni) contro John Isner a Wimbledon 2010, Mahut è ricordato per aver messo a segno il Career Grand Slam in doppio (due Roland Garros, uno a testa tutti gli altri) e aver vinto le ATP Finals nel 2019 e 2021, con Herbert prima ed Edouard Roger-Vasselin poi, ed è inoltre stato numero 1 di specialità per 39 settimane. L’ora e 48 minuti di oggi per certi versi ha un’importanza relativa, così come è relativo che il 73%-56% di prime in campo di Bolelli/Vavassori sia fattore decisivo e anche il fatto che adesso la coppia avversaria degli azzurri sia quella indiano-messicana Balaji/Reyes-Varela.
