Tennis
Novak Djokovic sottolinea: “Posso ancora vincere degli Slam, ho il gioco per farlo”

Il guanto di sfida è lanciato. Novak Djokovic, classe 1987, non vuole arrendersi e le motivazioni sono alte in vista del Roland Garros. Non è stata una buona stagione sulla terra rossa per Nole, con uscite di scena immediate a Montecarlo e a Madrid che hanno evidenziato il ritardo di condizione. La scelta di saltare il torneo di Roma, cosa senza precedenti, pone l’accento sulla particolare situazione vissuta da Nole.
Ne ha parlato il campione nativo di Belgrado nel Media Day dell’ATP250 di Ginevra, dove quest’oggi farà il proprio esordio contro il magiaro Marton Fucsovics: “È bello essere di nuovo in questo torneo, ho giocato qui per la prima volta l’anno scorso. Stavo cercando di disputare alcune partite prima del Roland Garros, considerando che ho perso nei primi turni sia a Montecarlo che a Madrid. Con il team abbiamo deciso che è meglio provare a giocare almeno un match in più per prepararci al meglio per lo Slam parigino“, le parole del serbo.
Djokovic ha poi rivelato come sarà strutturato la sua squadra, dopo il termine del connubio con Andy Murray: “Al momento non sto cercando un allenatore. Non credo ci sia bisogno di affrettarsi in nessun contesto, mi sento a mio agio con le persone che mi circondano. Ho Dušan Vemić, che è qui, è stato anche negli Stati Uniti, dove vive. Sarà con me a Ginevra e al Roland Garros, e Boris Bošnjaković è qui come analista e assistente allenatore. Dopo vedremo“.
Negli Internazionali d’Italia c’è stata l’attesa finale tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner e il 24-volte vincitore Slam era tra quelli che un occhio attento l’hanno dato: “Ho visto la fine del primo set, solo quei pochi game, credo che abbiano giocato ad alto livello. Ora Sinner e Alcaraz sono i leader del nostro sport, la loro rivalità è attualmente la più grande ed è un bene per il tennis che abbiamo nuovi giovani tennisti. Sono felice che sia così, negli ultimi 20 anni c’è stato grande entusiasmo attorno al Big 4. C’è anche Zverev, non bisogna dimenticarlo. È stato bello vederli competere. Alcaraz si è fatto strada vincendo il primo set, Sinner ha ceduto un po’ all’inizio del secondo“.
Djokovic ha descritto, in conclusione, il suo momento di carriera: “Questo è un capitolo diverso della mia vita, sto cercando di abituarmi. Queste non sono le circostanze a cui sono abituato, perdere nei primi turni consecutivamente. Non credo mi sia successo in 20 anni, ma sapevo che momenti così sarebbero arrivati. Faccio fatica a guardare indietro, mentre continuo a giocare, a tutta la mia carriera. Continuo con il desiderio di vincere Slam ed essere tra i migliori al mondo. Per questo gioco, alla ricerca di trofei, per arrivare in piena forma prima del Roland Garros, per sfidare i migliori al mondo. La motivazione c’è ancora, ma in questo periodo di transizione, devo capire il mio corpo e le mie circostanze, cosa devo fare per restare in salute, così come per essere in condizioni ottimali per i tornei che sono più importanti per me, che sono gli Slam. Sento che ho ancora il gioco per essere un contendente ai Major. È chiaro che, in termini di risultati, ho più alti e bassi di prima, ma devo accettare che il mio livello di gioco non è così costante come prima. So anche quali sono le mie priorità“.