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MotoGP, promossi e bocciati di Silverstone: Quartararo e Bezzecchi a pieni voti. Bagnaia di nuovo “respinto”
Il Gran Premio di Gran Bretagna di MotoGP si è risolto con il successo di Marco Bezzecchi, tornato a vincere dopo più di 600 giorni. Avrebbe però potuto essere interrotto un digiuno ben più lungo, viceversa prolungato da un problema tecnico… Ciò detto, chi sono i promossi e i boccati della gara britannica?
PROMOSSI
QUARTARARO Fabio (Yamaha) – È il vincitore morale della gara, nulla quaestio. Il guasto all’abbassatore lo ha privato di un successo (quasi) certo quando era in fuga. Sembrava la giornata giusta per tornare alla vittoria dopo quasi 3 anni, al contrario El Diablo ha patito una delusione tremenda. Comunque può e deve essere orgoglioso della sua performance. L’affermazione arriverà, è solo questione di tempo, è sarà ancor più dolce. Il talento non si è annacquato.
BEZZECCHI Marco (Aprilia) – Non ruba niente, sia chiaro. L’affidabilità dei mezzi meccanici fa parte del gioco e lui ha disputato un weekend superlativo, nel quale ha vaporizzato lo spettro di essere bollato come “meteora”. Si è rivisto l’implacabile Bez del 2023, quello che quando è in giornata, può fare la differenza. Una vittoria pesantissima nell’economia non di una stagione, bensì di un’intera sua carriera, che riparte.
MARQUEZ Marc (Ducati) – Impressiona la lucidità con cui corre. Non dovrebbe essere una sorpresa, ma a Silverstone va rimarcata la capacità di fare tutto nel modo giusto e nel momento giusto, senza sbagliare una mossa. Si è accontentato quando doveva accontentarsi, ha rischiato quando c’era da rischiare (sempre in maniera controllata) e ha tirato fuori le unghie quando gli è servito. Alla fine ha portato dalla sua parte anche un weekend in cui ha sofferto. Fuoriclasse come, nella storia del Motomondiale, se ne sono visti al massimo tre o quattro.
MILLER Jack (Yamaha) – Si merita una menzione, perché un pilota così lo vuoi sempre vedere. Duro e puro, magari estemporaneo, ma se c’è da gettare il cuore oltre l’ostacolo, lui lo getta. L’australiano avrà anche un approccio fine a sé stesso, ma garantisce emozioni e spettacolo in qualsiasi momento. Un jolly dell’intrattenimento.
BOCCIATI
BAGNAIA Francesco (Ducati) – È impietoso, ma doveroso, sottolineare come Silverstone sia una severa bocciatura. Marquez, come detto, ha saputo soffrire. Quando faceva acqua da tutte le parti, ha metaforicamente preso un secchio, mettendosi a gettare fuoribordo l’invadente H20 allo scopo di restare a galla. Ce l’ha fatta ed è salito sul podio. Viceversa, Pecco è affondato come un sasso. Un weekend che fa male, a lui e all’intero Mondiale, sempre più Marquez-centrico.
KTM nel complesso – Si valuta solo l’aspetto agonistico. Il weekend britannico è quello dove tutti hanno tirato un sospiro di sollievo, perché l’azienda austriaca (in forte crisi finanziaria) in settimana ha onorato le scadenze legate ai pesanti debiti da ripianare. Però, guardando a Silverstone, la Casa di Mattighofen non è pervenuta. Qualcosina ha racimolato Pedro Acosta, ma si tratta di briciole. Una tappa da comparsa.
