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MotoGP, Enea Bastianini: “Al momento sono il peggior pilota in pista, KTM deve fare qualcosa”
Il passaggio dalla miglior moto in griglia (la Ducati GP24) ad una delle peggiori (la KTM) si sta rivelando traumatico per Enea Bastianini, ancora alla ricerca di un acuto nel 2025 e reduce da un weekend veramente pessimo a Silverstone per risultati e soprattutto per prestazioni. Un anno dopo aver vinto il Gran Premio di Gran Bretagna, il romagnolo ha chiuso la gara lunga della domenica 17° con un distacco di 38 secondi dal vincitore (diventato poi 54 per la penalità legata alla pressione irregolare delle gomme), solamente davanti al collaudatore Aprilia Lorenzo Savadori e al rookie della Honda Somkiat Chantra.
“È stata una giornata molto complicata per me, perché cercavo di fare qualcosa sulla moto, ma non mi veniva niente. Per me era impossibile spingere. Non potevo neanche utilizzare tutto il gas sul rettilineo, perché l’anteriore era troppo leggero e si chiudeva. È stato molto frustrante, probabilmente è stata la gara peggiore della mia carriera. Durante la gara, ho pensato molte volte di tornare ai box e ritirarmi, ma sono arrivato alla fine per tutti, per me e per la squadra. Ma, ad essere onesti, non sono contento per niente“, le sue parole a fine gara (fonte: Motorsport.com).
“Ho anche avuto problemi con l’abbassatore anteriore, perché è rimasto ingaggiato per tutto il primo giro. Poi dovendo fare il long lap penalty ho perso anche il gruppo, ma il problema è che non non riesco a trovare la quadra. E le condizioni estreme di oggi, con il vento, hanno amplificato tutti i miei problemi: tutto quello che non funzionava, è andato ancora peggio. Il guaio è che non sappiamo cosa fare. Forse se avessi continuato con la moto con cui siamo arrivati qui, sarebbe andata meglio, perché non è servito niente di quello che abbiamo provato: alla fine, la moto non gira e l’elettronica non funziona”, spiega il pilota italiano.
‘Bestia’ ha poi terminato così il suo sfogo: “Al momento, sono il peggior pilota in pista. L’anno scorso qui avevo fatto doppietta, è impossibile essere l’ultimo. Credo che KTM debba fare qualcosa per me e per il mio futuro, perché così è impossibile continuare. È molto difficile essere positivi o con l’umore al posto giusto. È chiaro che mi aspetto e mi aspettavo di più, ma per il momento non sta arrivando. Tutto quello che proviamo non funziona, quindi è veramente brutto. Spero che arrivi qualcosa che possa aiutarmi, soprattutto a livello di ergonomia, perché non sono comodo in moto. Poi anche a livello di elettronica e telaio, che sono i due aspetti che secondo me ci stanno rallentando“.
