Tennis
Lorenzo Musetti: “Mi sono messo in una bolla, consapevolezza è la parola chiave. Mi do 8”
Lorenzo Musetti ha sconfitto il colombiano Daniel Elahi Galan con il perentorio punteggio di 6-4, 6-0, 6-4 e si è qualificato al terzo turno del Roland Garros. Il tennista italiano prosegue con disinvoltura il proprio cammino sulla terra rossa di Parigi e si è così guadagnato l’incrocio con l’argentino Mariano Navone, altro rivale alla sua portata per proiettarsi verso un probabile ottavo di finale contro il danese Holger Rune.
Il numero 7 del mondo ha tracciato un bilancio in conferenza stampa: “Vincere queste due partite mi fa bene in termini di confidenza e di stato di forma che sto dimostrando di avere. Il fatto di avere chiuso le partite in tre set è ottimo anche in termini di stress“. Il toscano si è soffermato anche sul momento del tennis tricolore: “A me fa piacere se rimanessimo solo italiani in questo torneo, sarebbe ideale per il movimento. In questo torneo bisogna concentrarsi su se stessi e non disperdere energie, io mi sto concentrando su quello che mi serve per andare avanti, mi sto mettendo in una bolla per poter esprimere il mio miglior tennis e andare il più avanti possibile”.
Il 23enne sta vivendo un ottimo momento visto che ha raggiunto la finale a Montecarlo e la semifinale a Madrid e Roma: “La parola chiave di questo mese è stata la consapevolezza, il fatto di entrare in campo sapendo di poter battere chiunque, di avere il livello. Questa cosa prima mi mancava, magari prima vincevo la partita ma non c’era questa cosa”.
Il nostro portacolori ha poi proseguito: “L’imprevedibilità del mio gioco, l’istinto e il talento erano una parte integrante già mia, quello che ho acquisito è la consistenza, cioè il fatto di essere più efficace e ordinato, c’è più ordine in campo e questo mi dà più serenità a livello mentale, mi sento migliorato a livello di atteggiamento. Questo è frutto di un clic e di un buon lavoro quotidiano che sto facendo”.
Lorenzo Musetti ha dato un voto alla sua partita: “Non mi piace autogiudicarmi, ma 8 sicuramente. Ho chiuso la partita in tre set, nel secondo c’è stato un livello molto alto da parte mia in termini di consistenza, nel primo e nel terzo ci sono stati dei momenti in cui ho calato l’intensità ed è il motivo per cui mi do 8“.
Chiusura su un tema che sta tenendo banco nella capitale francese: “I giudici di linea hanno il loro fascino, ma con la tecnologia che avanza si chiude la discussione in partenza. Il fatto di avere l’occhio di falco in partenza mette un po’ in pace chiunque, la chiamata non è appellabile, ma avere i giudici di linea ha il suo fascino“.
