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CiclismoGiro d'Italia

L’Italia cerca ancora la prima vittoria al Giro. La sfortuna di Ciccone, Tiberi soffre e resiste, Caruso sarà il miglior azzurro?

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Giulio Ciccone
Giulio Ciccone/LaPresse

Il Giro d’Italia 2025 affronta quest’oggi il suo ultimo giorno di riposo. La corsa rosa ha lasciato così alle spalle anche la sua seconda settimana, che purtroppo si è chiusa malissimo per i colori azzurri con il ritiro di Giulio Ciccone ed un Antonio Tiberi che ha stretto i denti dopo la caduta nella quattordicesima tappa di sabato. Purtroppo la sfortuna si è accanita contro i due principali corridori italiani in ottica classifica generale ed inoltre l’Italia continua a rimandare la sua prima vittoria in questa edizione.

Purtroppo la notizia principale della seconda settimana di Giro è stato proprio il ritiro di Giulio Ciccone. Fatale la rovinosa caduta a trenta chilometri dal traguardo di Nova Gorica, con il corridore della Lidl-Trek che era rimasto a lungo a terra prima di salire nuovamente in bicicletta, riuscendo ad arrivare in fondo alla tappa ma con quindici minuti di ritardo. Il giorno successivo Ciccone ha annunciato il ritiro per una lesione muscolare, in un momento di grande sconforto sicuramente per l’abruzzese che stava disputando forse il miglior Giro della carriera e puntava a conquistare almeno una tappa.

In quella caduta è rimasto vittima Antonio Tiberi, che resta comunque la miglior carta dell’Italia in ottica classifica generale. Da capire, però, le condizioni del corridore laziale, visto che i postumi della caduta si sono fatti sentire nella tappa di ieri, con Tiberi che si è anche staccato, ma riuscendo poi a rientrare sui migliori. Nel finale è stato sempre nelle prime posizioni, rispondendo bene ai vari attacchi, ma è chiaro che il Giro di Tiberi si deciderà martedì nella prima tappa di una terza settimana durissima. Il giorno di riposo è arrivato forse nel momento migliore e il corridore della Bahrain-Victorious spera di recupera al massimo.

Restando sempre in casa Bahrain-Victorious, la classifica generale vede al momento Damiano Caruso davanti ad Antonio Tiberi. L’esperto corridore siciliano è sesto a due minuti e cinquantacinque secondi da Del Toro, con un vantaggio di sette secondi sul compagno di squadra. Caruso ha dimostrato di avere un’0ttima gamba ed è stato un fedelissimo scudiero di Tiberi, ma è chiaro che una possibile ulteriore crisi del laziale aprirebbe a Caruso la possibilità di diventare il capitano della Bahrain e di giocarsi le sue chance di classifica generale.

Ma l’Italia riuscirà a vincere una tappa in quest’ultima settimana di Giro? Sembra molto complicato, ma comunque le occasioni ci sono ancora ed il successo azzurro potrebbe arrivare soprattutto con una fuga da lontano. La tappa di mercoledì a Bormio, dopo le fatiche della giornata precedente, potrebbe essere quella giusta per i vari Lorenzo Fortunato, che non bisogna dimenticare che sta indossando con merito la maglia azzurra di miglior scalatore, Cristian Scaroni, Filippo Zana, Marco Frigo e per ultimo anche un Giulio Pellizzari, che potrebbe trovare maggior libertà dal momento in cui Primoz Roglic potrebbe abbandonare la corsa. Lo sloveno deciderà oggi se continuare la corsa e dunque per il 21enne di San Saverino Marche cambierebbero completamente le prospettive dell’ultima settimana.

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