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CiclismoGiro d'ItaliaStrada

Isaac del Toro, il predestinato che rompe le gerarchie in casa UAE. E a cronometro va forte…

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Isaac del Toro - IPA/Sport

“I capitani sono due, Juan Ayuso ed Adam Yates” queste le parole alla vigilia della Grande Partenza dall’Albania da parte dei direttori sportivi della UAE Team Emirates – XRG. Sono bastate nove tappe del Giro d’Italia 2025 per ribaltare gli equilibri e cambiare le carte in tavola: in Maglia Rosa infatti troviamo Isaac del Toro.

Classe 2003, messicano, professionista dalla passata stagione, è stato trionfatore del Tour de l’Avenir del 2024 e ha dimostrato sin dall’inizio della sua carriera da grande di essere un fuoriclasse. Esordio con vittoria di tappa al Tour Down Under, non una corsa banale, e diversi piazzamenti di lusso. Quest’anno si è portato a casa la Milano-Torino, dominandola.

E ora il Giro: in un primo momento da gregario, per fare esperienza e poter un giorno tornare su queste strade a fare il capitano, ma adesso? Le gerarchie in casa emiratina sembrano essere totalmente cambiate e lo ha dimostrato la tappa degli sterrati con arrivo a Siena, che ha visto del Toro andare all’attacco nonostante dietro avesse Ayuso e Yates.

Seconda piazza alle spalle di van Aert in Piazza del Campo, ma, soprattutto, Maglia Rosa sulle spalle, con un vantaggio di oltre un minuto sul compagno di squadra Ayuso. E ora? Proverà a tenerla il più possibile: a cronometro va forte, quindi dopo il giorno di riposo può sicuramente gestire il margine, se non incrementarlo, per poi attendere le grandi montagne.

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