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CiclismoGiro d'ItaliaStrada

Chi è rimasto coinvolto nella caduta al Giro d’Italia: Ciccone il più danneggiato, sfortuna Tiberi

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Giulio Ciccone
Ciccone / Lapresse

La quattordicesima tappa del Giro d’Italia 2025 rimarrà negli annali per la brutta caduta avvenuta a 23 km dal traguardo di Nova Gorica. Mentre il gruppo stava affrontando una strettoia nei pressi della vecchia dogana di Casa Rossa, in un tratto caratterizzato dalla presenza del ciottolato e sotto uno scroscio di pioggia, una scivolata nelle prime posizioni ha purtroppo mietuto diverse vittime in termini sportivi e ha inevitabilmente condizionato la Corsa Rosa.

Sono rimasti coinvolti tantissimi big e la classifica generale è stata stravolta al termine di una frazione che sulla carta non avrebbe dovuto riservare sorprese e che si sarebbe dovuta risolvere con una volata. Giulio Ciccone è rimasto a terra cinque minuti ed è poi giunto al traguardo con un ritardo superiore ai sedici minuti, uscendo di classifica (stamattina era settimo) e risultando visibilmente dolorante alla gamba destra (si parla di un problema muscolare, ma ovviamente è tutto da valutare).

Antonio Tiberi è stato il primo a cadere e ha dichiarato problemi a caviglia, polso e schiena. Il laziale occupava il terzo posto in classifica generale, sembrava in crescendo di forma e stava pedalando, ma oggi ha purtroppo pagato un po’ di inesperienza. Il capitano della Bahrain-Victorious, scortato dai compagni e operando un forcing nel finale, è riuscito a limitare i danni, ma ha comunque perso 1’44” dalla maglia rosa ed è scivolato all’ottavo posto.

Sono rimasti coinvolti anche lo spagnolo Juan Ayuso (secondo prima della tappa odierna), lo sloveno Primoz Roglic (quinto) e il colombiano Egan Bernal: questi tre hanno accusato un ritardo di 48 secondi dal messicano Isaac Del Toro. La maglia rosa è stato scaltrissimo nel momento cruciale della tappa ed è rimasto in piedi, rimanendo nel drappello dei migliori insieme all’ecuadoriano Richard Carapaz e al britannico Simon Yates, che hanno recuperato tantissimo terreno in graduatoria.

La classifica generale è stata dunque totalmente riscritta: Del Toro in maglia rosa con un vantaggio di 1’20” su Simon Yates, 1’26” su Ayuso, 2’07” su Carapaz, 2’23” su Roglic, 2’54” sul canadese Derek Gee. Il migliore italiano ora è Damiano Caruso, settimo a 2’55”, mentre Antonio Tiberi è scivolato in ottava piazza a 3’02”.