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Ancora Italia-Polonia in finale di Champions: tra Perugia e Zawiercie comunque vada sarà una prima volta
Perugia contro Zawiercie è ancora Italia contro Polonia, un classico ormai per la finale di Champions League (e non solo). In quattro delle ultime cinque edizioni della massima competizione europea per club è finita così e il bello è che prima del 2021 non c’era mai stata una finale di Champions tra squadre delle due nazioni. La Sir Sicoma Monini Perugia è alla sua seconda finale di Champions, dopo quella persa nel 2017 a Roma contro la corazzata Zanit Kazan, mentre per i polacchi dell’Aluron CMC Warta Zawiercie si tratta di una prima volta, visto che negli ultimi quattro anni in finale sono arrivati tre volte lo Zaksa, sempre vincente (due volte contro Trento e una contro lo Jastrzebski Wegiel, che ha centrato la finale anche lo scorso anno, perdendo contro Trento).
Perugia arriva a questo incontro con grande fiducia dopo la convincente vittoria di venerdì sera in semifinale contro l’Halkbank Ankara. La squadra di Lorenzetti sembra aver ritrovato lo smalto dei giorni migliori dopo essere uscita prima del previsto, in semifinale contro Civitanova, nei play-off scudetto. La finale per il terzo posto ha aiutato gli umbri a ritrovare lo smalto e le susseguenti due settimane di stop hanno permesso alla squadra umbra di rimettersi in sesto anche dal punto di vista fisico.
In semifinale contro i turchi, Perugia ha giocato meglio nei momenti decisivi di un match sicuramente più equilibrato di quanto non dica il 3-0 finale. Prestazione sopra le righe da parte dello schiacciatore Yuki Ishikawa (20 punti, 59% in attacco, 2 ace), affiancato di banda da Oleh Plotnytskyi (7 punti). Il regista Simone Giannelli (3 punti) ha mandato in doppia cifra anche l’opposto Wassim Ben Tara (14 punti, 63% in fase offensiva), chiamando in causa anche i centrali Sebastian Solè (6 punti, 4 muri) e Agustin Loser (5 punti, 3 muri). L’impressione, che è quasi una certezza, è che la formazione oggi possa essere la stessa, con Cilaci nel ruolo di libero.
Molto più complicata la scelta per Winiarski, che ieri in semifinale si è inventato la scelta della vita e, dopo i due set persi contro lo Jastrzebski Wegiel, ha gettato nella mischia due riserve, lo schiacciatore Laba e l’opposto Butryn, mettendo in panchina i due statunitensi, Easing e Russell. Pur senza strafare, la coppia polacca ha cambiato la partita permettendo allo Zawiercie di ribaltare il risultato e portare a casa un successo insperato. Probabilmente il tecnico polacco oggi si affiderà di nuovo ai suoi titolari: Miguel Tavares Rodriguez in regia, Ensing opposto, le bande Russell e Kwolek (24 punti ieri in semifinale), gli esperti centrali Zniszcol e Bieniek e il libero australiano Perry.
I polacchi dell’Aluron CMC Warta Zawiercie sono reduci da una stagione di altissimo livello. Allenati da Michal Winiarski, coach della Nazionale tedesca, i polacchi sono imbattuti in questa stagione in Champions League, avendo vinto a punteggio pieno il girone che comprendeva anche Milano (Pool C) con vittorie 3-0 su Innsbruck, 0-3 in casa del Knack Roselaere, 2-3 a Milano, 3-0 in casa contro il Knack, 0-3 a Innsbruck e 3-0 tra le mura amiche contro l’Allianz. Nei quarti di finale lo Zawiercie ha sconfitto 0-3 in trasferta e 3-1 in casa i tedeschi del Luneburg e ieri pomeriggio in semifinale ha piazzato la rimonta vincente contro lo Jastrzebski Wegiel al termine di un match tiratissimo.
In patria la squadra di Winiarski ha concluso al terzo posto la regular season con sei sconfitte in tutta la stagione e ha poi conquistato la finale dei playoff, cedendo in quattro partite al Lublin, allenato da Massimo Botti e guidato in campo da Wilfredo Leon. Secondo posto e quindi finale persa proprio contro lo Jastrzebski Wegiel anche nella Coppa di Polonia, mentre l’unico trofeo finora alzato dai polacchi quest’anno è stata la Supercoppa, nella prima sfida della stagione, tanto per cambiare, contro lo Jastrzebski Wegiel.
L’alzatore è il portoghese Miguel Tavares Rodriguez, 31 anni, un passato anche a Piacenza, poi tanta Francia prima di approdare allo Zawiercie quatro anni fa. Al suo fianco in regia Jakub Nowosielski, anche lui 31enne arrivato lo scorso anno dal Bogdanka Luk Lublin. L’opposto è lo statunitense Kyle Ensing, dal 2019 in Europa e arrivato in estate dalla squadra francese del Saint-Nazaire Volley-Ball Atlantique. Il suo sostituto è Karol Butryn, polacco, 31 anni, arrivato lo scorso anno dall’Indykpol AZS Olsztyn.
In banda i titolari sono una vecchia conoscenza del campionato italiano, lo statunitense Aaron Russell, in Superlega con la maglia di Perugia, Trento e Piacenza prima di trasferirsi in Giappone ai JT Thunders Hiroshima da dove è arrivato in estate a Zawercie e il polacco Bartosz Kwolek, 27 anni, alla terza stagione con questa maglia, dopo l’esperienza al Projekt Warszawa. In panchina (ma vengono utilizzati spesso) ci sono l’interessante 21enne iraniano Mobin Nasri, proveniente dal Paykan Tehran e Patryk Laba, 33 anni, alla terza stagione a Zawercie, dal 2007 protagonista del massimo campionato polacco. Al centro uno dei grandi del volley polacco, Milosz Zniszcol, 38 anni, alla quinta stagione con la maglia dello Zawiercie, tornato titolare dopo un infortunio a metà stagione, e Mateusz Bieniek, ex Civitanova, 30 anni, prelevato nella scorsa stagione dallo Skra Belchatow. In panchina ci sono l’ucraino ex Siena Jurij Gladyr, 40 anni, arrivato in estate dallo Jastrzebski e il polacco Adrian Markiewicz, 22 anni, acquistato dallo Jastrzebski in estate. I liberi sono il titolare della Nazionale australiana Luke Perry, arrivato lo scorso anno dallo Gdansk e il 30enne polacco Szymon Gregorowicz, ex LUK Lublin e al secondo anno con la maglia dello Zawiercie.
