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Rugby

Sei Nazioni 2025: l’Inghilterra asfalta il Galles e sogna il titolo

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Marcus Smith
Marcus Smith / IPA Agency

Si è conclusa la seconda sfida della giornata finale del Guinness Sei Nazioni 2025 e al Millennium Stadium di Cardiff si sono sfidati i padroni di casa del Galles e l’Inghilterra. Per i gallesi l’ultima chance di non chiudere il torneo con sole sconfitte, mentre gli ospiti erano chiamati a vincere, possibilmente col bonus, per obbligare di fatto la Francia al successo per conquistare il titolo.

Deve vincere l’Inghilterra a Cardiff e bastano tre minuti a Maro Itoje per andare oltre e subito 0-7. Ma se il match sembra subito incanalarsi sui binari ospiti, ecco che all’8’ un pallone manda Blair Murray in meta, ma c’è un fallo e nulla di fatto. E, così, al 10’ è Tom Roebuck a ricevere l’ovale da Fin Smith, rompe un placcaggio e schiaccia per lo 0-14. Fatica tanto il Galles a entrare in partita e primo quarto che si chiude con gli ospiti in controllo.

Inghilterra che, però, commette qualche errore di troppo e fatica a tornare a rendersi realmente pericolosa, nonostante il dominio di possesso. Così al 31’ arriva, questa valida, la meta del Galles, con Ben Thomas che conclude un breve assedio dei padroni di casa per il 7-14. Immediata la reazione inglese, subito sui 5 metri offensivi ed è Tommy Freeman a schiacciare per la meta del 7-21. E bastano solo altri tre minuti agli inglesi per chiudere il discorso, segnare con Chandler Cunningham-South che schiaccia per la meta del bonus e del 7-28. In questo momento l’Irlanda ha abdicato ufficialmente al titolo, superata in classifica dagli inglesi. E prima dell’intervallo è Will Stuart a marcare la quinta meta per il 7-33 con cui si va al riposo, con il Tmo che non può certificare un probabile tocco in avanti di Maro Itoje nell’azione.

Secondo tempo che, dunque, non ha più molto da raccontare, con il Galles ormai condannato alla diciassettesima sconfitta consecutiva e l’Inghilterra ad aspettare Francia-Scozia per conoscere il proprio destino. Ripresa che vede il Galles fare la partita, con l’Inghilterra che si limita a controllare, ma al 56’ un intercetto di testa di Daly lancia Alex Mitchell per la sesta meta inglese. Altra meta inglese al 67’ con Henry Pollock, poi ancora Joe Heyes al 69’, Ben Thomas al 76’, Pollock al 79’ e Chandler Cunningham-South a tempo scaduto per il 14-68 finale.

GALLES – INGHILTERRA 14-68

Galles: 15 Blair Murray, 14 Ellis Mee 13 Max Llewellyn, 12 Ben Thomas, 11 Joe Roberts, 10 Gareth Anscombe, 9 Tomos Williams, 8 Taulupe Faletau, 7 Jac Morgan, 6 Aaron Wainwright, 5 Dafydd Jenkins, 4 Will Rowlands, 3 WillGriff John, 2 Elliot Dee, 1 Nicky Smith
In panchina: 16 Dewi Lake, 17 Gareth Thomas, 18 Keiron Assiratti, 19 Teddy Williams, 20 Tommy Reffell 21 Rhodri Williams, 22 Jarrod Evans, 23 Nick Tompkins
Inghilterra: 15 Marcus Smith, 14 Tom Roebuck, 13 Tommy Freeman, 12 Fraser Dingwall, 11 Elliot Daly, 10 Fin Smith, 9 Alex Mitchell, 8 Ben Earl, 7 Ben Curry, 6 Tom Curry, 5 Ollie Chessum, 4 Maro Itoje, 3 Will Stuart, 2 Luke Cowan-Dickie, 1 Ellis Genge
In panchina: 16 Jamie George, 17 Fin Baxter, 18 Joe Heyes, 19 Chandler Cunningham-South, 20 Henry Pollock, 21 Tom Willis, 22 Jack van Poortvliet, 23 George Ford
Marcatori: 3’ m. Itoje tr. F.Smith, 10’ m. Roebuck tr. F.Smith, 31’ m. B.Thomas tr. Anscombe, 34’ m. Freeman tr. F.Smith, 38’ m. Cunningham-South tr. F.Smith, 40’ m. Stuart, 56’ m. Mitchell tr. F.Smith, 67’ m. Pollock tr. M.Smith, 69’ m. Heyes tr. M.Smith, 76’ m. B.Thomas tr. Evans, 79’ m. Pollock tr. M.Smith, 80′ m. Cunningham-South tr. M.Smith