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CiclismoStrada

Francesco Moser: “Milan e Ganna se la giocano a Sanremo. Ciccone ha dato segnali. Senza Pogacar…”

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Francesco Moser
Moser / Lapresse

Francesco Moser si è soffermato sulle speranze italiane alla Milano-Sanremo durante in un’intervista concessa al canale Youtube di OA Sport: “Jonathan Milan sta crescendo anno dopo anno, non ha ancora provato a correrla per vincerla. Se si arriva in finale in volata, può dire la sua. Ganna è già arrivato là davanti in posizione per vincere, tra loro due è una bella lotta. Sono corridori che si assomigliano, anche se Milan nelle volate è più coraggioso, mentre a Ganna manca un po’ il coraggio di fare lo sprint ed è un po’ meno veloce negli ultimi 200 metri. Oggi le volate sono difficili, ci sono velocisti che si buttano e bisogna avere tanto coraggio. Quando arrivi negli ultimi 3-4 chilometri non devi mai frenare, i velocisti non frenano mai. Anche io ho fatto delle volate di gruppo, ma ero sempre al vento”.

Un passaggio anche sulle corse a tappe: “Giulio Ciccone ha dato qualche segnale, ma poi quasi sparisce. Ha fatto secondo all’UAE Tour, vedremo se sarà la stagione buona, ma la concorrenza è tanta. Al Giro d’Italia non ci saranno Vingegaard e Pogacar, magari ci sarà un po’ più di spazio“.

Francesco Moser si è espresso sul percorso della Corsa Rosa: “Le strade dell’Albania non le conosciamo, non so che salite ci saranno. Quando si arriverà in Italia ci saranno tappe per velocisti, poi più si andrà avanti ci saranno le tappe in salita, ma sono concentrate negli ultimi giorni. Non si andrà oltre i 2000 metri? Maggio è la stagione delle piogge e se ti capita la giornata brutta puoi avere problemi ad andare su Gavia e Stelvio. Ci sono salite che partono a quote basse e hanno dislivello“.

Chiusura con l’eterno confronto tra passisti e scalatori:Se uno non va in salita non può vincere le corse a tappe: ci sono 50000 metri di dislivello, ai nostri tempi ce n’erano 30000, anche se contavano solo i dislivelli delle salite dei GPM. Le tappe sono corte, il percorso non è equilibrato tra un passista e uno scalatore: gli scalatori hanno dieci tappe a disposizione, i passisti due. Bisogna capire a che corridori vuoi dare importanza, ma se vuoi mettere in evidenza i passisti devi fare un percorso più per loro, altrimenti è impossibile che vincano. Per fare dei pronostici sul Giro d’Italia bisogna vedere chi parte. Qui c’è qualche speranza in più senza Pogacar e Vingegaard“.

VIDEO INTERVISTA FRANCESCO MOSER

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