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Biathlon, il “Grande Slam aureo” resta irraggiungibile. Fallisce anche l’ultimo assalto di Johannes Bø. Verrà mai completato?

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Johannes Boe
Johannes Boe - LaPresse

Nel biathlon c’è un conseguimento che continua a risultare irraggiungibile per chicchessia. Si può essere dominanti quanto nessuno lo è mai stato, si può essere più vincenti di tutti gli altri avversari in attività messi assieme, si può essere nel gregge di chi avanza la propria candidatura a essere la Capra (Greatest Of All Times), ma il Grande Slam aureo resta maledetto.

Per “Grande Slam aureo” si intende, ovviamente, la capacità di vincere tutte e quattro le medaglie d’oro messe in palio in una singola grande manifestazione. Ça va sans dire, tale possibilità è nata nel 1999, anno in cui i format individuali sono diventati quattro. Da allora nessuno, uomini o donne non fa differenza, ha saputo calare il poker. Lenzerheide 2025 non ha fatto eccezione, perché nell’individuale di ieri è tramontata definitivamente la candidatura di Johannes Thinges Bø.

Proprio il norvegese è uno di quelli andato più vicini a completarlo, ma sia a Oberhof 2023 che a Nove Mesto 2024 gli è mancato un tassello (rispettivamente la sprint e la mass start). In precedenza, anche Ole Einar Bjørndalen (Hochfilzen 2005 e PyeongChang 2009) e Martin Fourcade (Ruhpolding 2012 e Oslo 2016) erano incappati nella stessa sorte.

L’altra metà del cielo non fa eccezione. Al massimo c’è chi ha vinto tre medaglie d’oro nello stesso evento (Liv Grete Poirée a Oberhof 2004, Darya Domracheva a Sochi 2014 e Laura Dahlmeier a Hochfilzen 2017), senza però riuscire a completare il quadrilatero perfetto. Al terzetto va aggiunta Olena Zubrilova, con il suo tre quarti di Slam spurio del 1999 (le gare iridate si disputarono in due località differenti a causa delle temperature polari di Kontiolahti, che obbligarono a recuperare delle competizioni successivamente).

Per Johannes Bø, lo Slam avrebbe potuto essere la più clamorosa conclusione di carriera possibile. Non sarà così. La domanda però a questo punto è semplicissima. Se non ce l’hanno fatta lui, Bjørndalen, Fourcade e tutte le fuoriclasse succedutesi nell’ultimo quarto di secolo, è davvero possibile riuscirci? Certo, nulla è impossibile, soprattutto nel biathlon. Cionondimeno, questa frontiera ancora non è stata varcata da alcuno; e chissà se e quando verrà valicata.

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