Tennis
Sinner spiega: “Ho fatto delle analisi del sangue. Se non giocassi la Davis, farei dei tornei pre-Australian Open”

Jannik Sinner si è qualificato alle semifinali degli Australian Open 2025, sconfiggendo il padrone di casa Alex Minaur in tre rapidi set e meritandosi così l’incrocio con lo statunitense Ben Shelton in programma venerdì 24 gennaio. Il numero 1 del mondo aveva dovuto fare i conti con un malessere durante l’ottavo di finale disputato due giorni fa contro il danese Holger Rune, aveva tremato vistosamente e aveva chiesto il medical time-out, rientrando negli spogliatoi e poi reagendo dall’alto della sua caratura agonistica per avere la meglio contro l’insidioso avversario.
Dopo il momento di crisi contro il numero 13 del ranking ATP, il fuoriclasse altoatesino è sembrato decisamente più pimpante dal punto di vista fisico e ha regolato il numero 8 del circuito con disinvoltura, prolungando la tradizione favorevole nei precedenti. L’azzurro si è soffermato sulla sua condizione durante la conferenza stampa: “Sento che il malessere è passato. Stamattina mi sono sentito molto meglio. Giocare nel pomeriggio mi ha aiutato un po’. Ho riposato bene nelle ultime due notti, quindi ora mi sento molto meglio“.
Jannik Sinner ha svelato un particolare molto importante: “Dopo la partita contro Rune ho fatto le analisi del sangue e tutto è a posto. A volte capita di non sentirsi bene un giorno, ma oggi mi sono svegliato molto meglio. Non sono ancora al meglio, ma non è una cosa che mi preoccupa: starò bene in un paio di giorni“.
L’azzurro si è soffermato anche sulla gioia di essere approdato in semifinale: “È diverso ogni volta. Le prime volte te le ricordi sempre e quando le rifai sei ancora molto felice di essere qui. Non diamo mai le cose per scontate. Sono solo felice di essere qui e di cercare di esprimere un buon tennis quando è importante. Con Shelton sarà un un match difficile. È uno dei migliori giocatori di servizio del circuito. È molto aggressivo e versatile, può andare a rete o stare indietro. Bisognerà vedere anche le condizioni di gioco. Sarà un match difficile per entrambi. Ora ci conosciamo un po’ meglio. Abbiamo già avuto incontri difficili l’anno scorso, quindi vedremo cosa succederà“.
Un passaggio anche sui tornei prima degli Australian Open: “Negli ultimi due anni ho giocato la Coppa Davis e abbiamo finito molto tardi. Non ha senso giocare tornei prima degli Australian Open perché la pre-season è molto breve”.