Tennis
Monaco ipotizza la rivoluzione: “Favorevole al 2 su 3 nei primi turni degli Slam, poi dagli ottavi a 5 anche per le donne”

Guido Monaco ha fatto un punto della situazione sugli Australian Open durante l’ultima puntata di Tennismania, trasmissione del canale YouTube di OA Sport: “Djokovic mi stupisce: avevo detto che Machac lo stancava e Lehecka gli dava il colpo di grazia, e invece… Un quarto di finale contro Alcaraz, sul cemento, non si può dare per scontato. Gli stimoli sono alti per tutti e due: Alcaraz non ha ancora vinto questo Slam, Djokovic si gioca le sue ultime cartucce al massimo delle possibilità. Mi sembra arrivato il momento per la finale Sinner-Alcaraz, che in questo momento sono per distacco i più forti del mondo: Zverev potrebbe dargli delle grane, ma quando si parla di Djokovic prudenza e mani avanti“.
Il telecronista di Eurosport ha poi proseguito: “Il tennis non è una competizione che si presta moltissimo a ribaltare le gerarchie se l’atleta favorito ha delle basi solide, poi il tre su cinque è sempre stato una garanzia per i più forti. Quando c’è margine è difficile che ribalti la situazione. Se ti chiami Djokovic ci puoi provare con Alcaraz, ma un po’ per la qualità dell’avversario e un po’ perché non sei più quello di prima è complicato. Non è una gara di sci dove cambia il meteo, se ti presenti al massimo tendenzialmente vince il più forte e nessuno di noi ha dubbi sul fatto che Alcaraz sia più forte di Djokovic. Il serbo sta bene ma il problema è l’avversario, la realtà sembra dire che è passato il momento“.
L’ITIA ha organizzato una seduta per parlare di casi come quelli di Sinner e Swiatek, ma all’appuntamento si è presentato soltanto Eubanks. Guido Monaco si è soffermato su questo punto: “Il tema si è affrontato con superficialità, nessuno è mai andato a spulciare nei regolamenti. Quelli intelligenti avranno capito che può capitare anche a loro e spero che in futuro questo tema venga trattato con meno superficialità. Nell’ambiente del tennis, fino a 10-15 anni fa, i casi come quelli di Sinner o quelli reali di doping venivano trattati esclusivamente con il silence ban. Sparivano i giocatori e non si sapeva: c’è stata omertà nel mondo del tennis, poi le regole sono cambiate a livello internazionale per tutti gli sport e ora le cose si fanno con più serietà e trasparenza“.
Negli ultimi giorni si è parlato della possibilità di portare anche gli Slam sulla distanza di due set su tre, l’esperto ha voluto fornire una propria interpretazione: “Draper ha giocato tre volte cinque set e Davidovich ha recuperato due volte, ma anche in passato tanti campioni hanno fatto un torneo così e sono poi arrivati in finale. Secondo me una modifica che si potrebbe fare sarebbe quella di introdurre due set su tre nella prima settimana, lo troverei intelligente e moderno. Tre turni dove hai una marea di partite, dove giocare tre su cinque comporta un sacco di problemi, e quando si arriva agli ottavi fare tre su cinque, sia maschile che femminile. A livello televisivo avresti molto più tennis, metti a prova le donne e voglio vedere i giocatori più forti del mondo ancora con energie. La notte di sabato è stata uno spettacolo nullo per chi aveva il biglietto. Quando succedono delle cose che ti rovinano il torneo fai delle riflessioni nell’interesse dei giocatori e dello spettacolo. Lo sport si evolve: io sono il primo a essere innamorato dalla tradizione, ma non si può ignorare quello che succede. Non sto dicendo che sia bello e che mi piaccia. Si parla tanto, ma poi non si fa nulla per tutelare il pubblico: ad esempio vedere una finale due su tre di un torneo dove spendi centinaia di euro è una vergogna“.
Guido Monaco ha proseguito su questo tema: “Tra singolare maschile e femminile si sono 192 partite tra primo e secondo turno, nei primi quattro-cinque giorni. Con il terzo turno diventano 224 partite per chiudere la prima settimana e nella seconda ne hai 30, ci rendiamo conto di cosa voglia dire? Allora togli un po’ di tennis nella prima settimana facendo il 2 su 3 e ne aggiungi nella seconda facendo il 3 su 5. Se proprio si vuole toccare qualcosa questa è l’unica soluzione e darebbe più spettacolo nella seconda settimana, crescerebbe l’attesa per quelle partite tre su cinque e magari ci sarebbero anche più sorprese nei primi turni“.