Milano Cortina 2026
Jasmin Coratti: “Mi ispiro a mio fratello, ho imparato anche dai suoi errori. Le Olimpiadi a Livigno…”

Jasmin Coratti è al quarto posto in classifica generale nella Coppa del Mondo 2024-2025 di snowboard alpino, occupando la medesima posizione anche nella graduatoria di gigante parallelo, specialità olimpica. L’azzurra, vittoriosa a Carezza e terza a Cortina d’Ampezzo, sempre nel PGS, ha parlato in un’intervista esclusiva ad OA Sport dei propri obiettivi stagionali ed ha tracciato il percorso verso Milano Cortina 2026.
Come ti sei avvicinata allo snowboard? Tuo fratello è stato determinante nella scelta di cimentarti in questo sport?
“Quando avevo 5 anni i miei genitori mi hanno messa sugli sci, ma già dopo una giornata ho detto che non mi piaceva e che volevo provare lo snowboard. Mio fratello ha sicuramente avuto un ruolo importante nella mia decisione, anche perché me lo ricordo già da sempre sulla tavola a gareggiare“.
Ti aspettavi questi grandi risultati quest’anno?
“Secondo me, si riparte nuovamente ogni stagione. Ogni atleta si allena nel modo migliore e prova nuovi materiali per essere ancora più veloce, perciò si vede alla prima gara della stagione a che punto sei. Dopo le prime competizioni sapevo di essere competitiva, ma non potevo neanche immaginare di vincere in Coppa del Mondo“.
Nello snowboard alpino si ottengono i risultati migliori in età avanzata perché l’esperienza gioca un ruolo fondamentale. Tu sei molto precoce con i tuoi 23 anni. A cosa si deve questa rapida scalata?
“Mio fratello ha sempre condiviso le sue esperienze con me, sia quelle positive che negative, e mi ha dato l’opportunità di imparare dai suoi errori. Con queste basi sono sempre riuscita a risolvere i miei problemi in tempi brevi e mi aiuta a superare ogni incertezza“.
C’è un atleta a cui ti ispiri?
“A questo punto devo dire mio fratello, perché vedo ogni giorno passione ed ambizione in tutti gli aspetti dello sport e della vita“.
L’austriaca Claudia Riegler va verso i 52 anni. Che esempio rappresenta per voi giovani?
“Claudia è una donna ed un’atleta eccezionale. È un esempio per tutte noi: se vogliamo qualcosa, non c’è niente che ci possa fermare“.
Fare come Riegler ti piacerebbe? Vorrebbe dire avere ancora tre decenni di carriera davanti…
“Per continuare nello sport professionale con 52 anni ti serve qualcosa di più che la sola voglia di continuare. Devi mantenere l’aspetto fisico ed anche mentale, ma finché sento che è questo che voglio fare, sarebbe bello avere la possibilità di continuare“.
Quanto vi pesa avere una sola gara alle Olimpiadi? Permane l’ingiusta esclusione del PSL…
“Essendo solo una gara, la pressione su quel momento aumenta tantissimo. Lavoriamo praticamente 4 anni per un giorno solo, per un momento“.
Ai Mondiali pensi di avere più chances in PGS o in PSL?
“Sperando di far parte della squadra che parteciperà ai Mondiali a marzo, mi sento abbastanza bene in tutte e due le discipline, e sarei contenta di poter gareggiare sia in PGS che in PSL“.
La concorrenza interna sembra che stia facendo molto bene alla Nazionale femminile. Qual è il tuo rapporto con le altre ragazze?
“Siamo una squadra femminile molto forte. Mi fa piacere che ci possiamo spingere sia in allenamento che in gara, ed abbiamo un rapporto molto familiare, che rende tutto più stupendo“.
Le Olimpiadi si svolgeranno a Livigno, su una pista inedita. L’hai già provata? Pensi che sarà adatta alle tue caratteristiche? C’è un po’ di rammarico non gareggiando a Cortina, su una pista che amate molto?
“Non abbiamo ancora visto la pista da gara di Livigno, e non sappiamo che caratteristiche avrà. Ci prepariamo al meglio, siamo pronti per tutti i tipi di pista e di neve. La Coppa del Mondo a Cortina è sempre speciale e collegata a tante emozioni, credo però che sia giusto fare le Olimpiadi su una pista nuova, in modo che tutti siano allo stesso punto di partenza“.