Tennis
Arriva una carezza a Sinner da Alex Michelsen: “A Cincinnati mi ha detto una cosa gentile…”
La popolarità di Jannik Sinner tra i giocatori rimane particolarmente elevata, e anche tra gli addetti ai lavori in generale. Il numero 1 del mondo è universalmente noto non solo per il suo tennis, ma anche per il carattere molto semplice e lineare, confermato da svariate testimonianze.
L’ultima è quella di Alex Michelsen, che Sinner ha battuto due volte nell’estate a stelle e strisce: “Ho giocato con Sinner due volte. Sono stato vicino a lui a Cincinnati, e agli US Open mi ha totalmente distrutto. Ricordo però che abbiamo parlato tanto a Cincinnati, perché aveva ovviamente vinto il torneo”.
I dettagli li esplica subito nelle dichiarazioni al sito dell’ATP: “Io ero lì per il doppio, ero arrivato in finale. Lo vedevo ogni giorno negli spogliatoi. Abbiamo parlato. Mi ha detto che chiedevo scusa troppo spesso per aver cercato di confrontarmi con lui. Sapeva che lo stavo seguendo, e ha detto ‘Tutto bene, non devi scusarti’. Davvero è un ragazzo molto piacevole e gentile. Sfortunatamente sono indietro 0-2 con lui. Ma penso sia ok, perché è il numero uno del mondo”.
20 anni compiuti nello scorso agosto, Michelsen è arrivato quest’anno al terzo turno degli Australian Open e ha raggiunto due finali quest’anno sul circuito maggiore, a Newport (per la seconda volta consecutiva) e a Winston-Salem. Nelle due occasioni ha perso con il connazionale Marcos Giron e con Lorenzo Sonego rispettivamente. E interpellato sugli ex campioni Next Gen (lui farà parte del torneo dal 18 al 22 dicembre a Jeddah) non ha dubbi nell’indicare il campione con cui si identifica di più: Brandon Nakashima, con cui condivide la provenienza dalla Southern California.
