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Ciclismo

Tadej Pogacar imbattibile: “Attacco pianificato. Se sono nella storia lo vedremo a fine carriera”

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Tadej Pogacar
Pogacar / LaPresse

La ciliegina sulla torta di una stagione perfetta. Tadej Pogacar stravince anche il Giro di Lombardia dopo il Giro d’Italia, il Tour de France ed il Mondiale di Zurigo. La quarta vittoria consecutiva nella Classica delle Foglie Morte, così come fece solo Fausto Coppi tra il 1946 e il 1949, e raggiungendo Alfredo Binda nella classifica dei plurivincitori di questa Classica.

Un filo conduttore nei grandi successi del 2024 di Pogacar: l’attacco da lontano. Oggi sono oltre 40 i chilometri in solitaria, partendo sul Colma di Sormano a quasi 50 chilometri dal traguardo. Niente e nessuno è riuscito a tenere le sue ruote, nemmeno Remco Evenepoel, secondo a oltre tre minuti, chiudendo così il suo 2024 alzando al cielo la bicicletta.

Ogni vittoria è speciale e anche quella di oggi lo è – afferma ai microfoni dei giornalisti – La squadra ha lavorato tutto l’anno per farmi ottenere tutte le mie vittorie. Corsa lunga e dura, tutto dipendeva da noi e ci siamo mossi bene, sono felicissimo di aver vinto con e per la squadra“.

Pogacar spiega poi la tattica della giornata: “Avevo pianificato di attaccare sulla Colma, poiché sapevo che negli ultimi 40 chilometri sarebbe stato un uomo a uomo e che se avessi avuto un certo vantaggio in cima avrei potuto gestire. Dopo la discesa c’erano dei saliscendi dove ho provato a spingere, volevo aumentare il vantaggio per far sì che dietro si scoraggiassero“.

Gli ultimi chilometri sono stati per lui gustosissimi: “Mi sono goduto la folla, il pubblico e pensavo già alla fine della stagione“. Si chiude così una stagione forse irripetibile, che lo potrebbe già consegnare alla storia del ciclismo. Ma lo sloveno glissa sull’argomento: “Vedremo a che punto sono alla fine della mia carriera“.

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