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America’s Cup, il leader dell’opposizione vorrebbe riportare la competizione ad Auckland

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New Zealand / America's Cup

Emirates Team New Zealand ha messo subito le cose in chiaro a Barcellona, portandosi sul 4-0 contro Ineos Britannia nella serie che mette in palio la 37ma America’s Cup. I Kiwi si stanno involando dunque verso la difesa del titolo (mancano 3 punti alla terza affermazione consecutiva nella competizione sportiva più antica al mondo) ed in Nuova Zelanda c’è già chi pensa all’organizzazione della prossima Coppa America, che potrebbe andare in scena nel 2026 o nel 2027.

Chris Hipkins, leader dell’opposizione, vorrebbe riportare l’evento ad Auckland come nel 2021: “Chiunque abbia trascorso del tempo qui durante l’organizzazione dell’ultima Coppa America ha visto l’enorme flusso economico che ne deriva. È un grande evento per la Nuova Zelanda. Mi piacerebbe vederlo di nuovo nel nostro Paese” (fonte: Stuff).

Sul fallimento della candidatura neozelandese per questa America’s Cup, Hipkins ha affermato che il governo era “disposto ad arrivare a un certo livello, e sono andati ben oltre. Pensavo che l’offerta che avevamo fatto loro fosse molto ragionevole e avrebbe reso la Nuova Zelanda molto competitiva. Hanno deciso diversamente“.

L’attuale primo ministro neozelandese Christopher Luxon non ha ancora voluto sbilanciarsi sulla questione, in attesa di capire se Peter Burling e compagni riusciranno a completare l’opera contro i britannici di Ineos. Sulla stessa lunghezza d’onda Chris Bishop, ministro dello sport: “C’è ancora tanta strada da percorrere prima di porsi delle domande sull’organizzazione del prossimo evento. Potrebbero esserci delle conversazioni a riguardo se davvero difenderemo la Coppa. Ma alla fine, per come stanno le cose, la decisione spetta al Team New Zealand“.

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