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WTA Roma 2024: la pioggia cambia il programma agli Internazionali d’Italia. Cinque italiane in scena, debutta anche Iga Swiatek

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Sara Errani
Errani / LaPresse

La pioggia ha deciso, ieri, di cambiare le carte in tavola agli Internazionali d’Italia 2024. Se il programma fosse stato concluso ieri, senz’altro non ci sarebbe stata la ricchezza di italiane che, invece, si ritrovano in campo quest’oggi sui campi del Foro Italico di Roma. Là dove, peraltro, debutta anche Iga Swiatek. Per la numero 1 del mondo c’è l’americana Bernarda Pera, stavolta in versione qualificata. Tra i match interessanti a livello internazionale anche Osaka-Kostyuk (ma la giapponese sul rosso è sempre un grande punto di domanda) e Gauff-Frech, ma anche Navarro-Badosa indubbiamene merita.

In casa Italia, apertura del Centrale riservata a Lucrezia Stefanini, che per la prima volta affronta Linda Noskova, la ceca classe 2004 che, oltre a essere numero 29 del seeding, fa parte di quell’ondata del suo Paese che potrebbe ben configurarsi quale erede dell’epoca Kvitova-Pliskova ormai al sostanziale tramonto. Inutile rimarcare la difficoltà del compito dell’azzurra.

Sul Grandstand, invece, dovrà ripartire da sotto 5-2 Elisabetta Cocciaretto, che non era stata particolarmente incisiva nello spezzone di partita con la messicana Renata Zarazua. E non c’è dubbio che le palle piuttosto lente non siano state di aiuto per la ventitreenne di Ancona. D’altro canto, per la 26enne di Città del Messico il gioco da terra duro e puro è oro.

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Avrebbe dovuto iniziare sul Centrale, ma si ritrova ora sul Campo 1 Sara Errani, che con la wild card in mano riuscirà finalmente ad affrontare l’americana Amanda Anisimova, attualmente al numero 237 del mondo, ma che vale senz’altro di più. Naturale pensare al rosso come superficie favorevole all’ex numero 5, che vinse nel 2018 l’unico confronto diretto, sul veloce del 125 di Indian Wells (diverso dal 1000, è bene precisarlo).

Sul 2, invece, la complessa sfida che tocca a Giorgia Pedone. La diciannovenne, che comunque è attuale numero 270 del ranking WTA, potrebbe però non trovarsi in situazione di impossibilità totale con la slovacca Rebecca Sramkova, che è sì giocatrice di buona esperienza, ma è quel tipico talento mai esploso che alterna gran partite a (più spesso) giornate non positivissime.

Mattina anche per Federica Di Sarra: per la laziale c’è l’ormai francese Varvara Gracheva, passata dalle qualificazioni. Le due hanno anche avuto modo di confrontarsi a Campinas cinque anni fa (vinse Gracheva 6-4 6-3). I tempi migliori per l’italiana sono decisamente passati, ed è difficile sperare in un ultimo colpo di coda, ma chissà che la sesta presenza capitolina non regali una gioia.