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Formula 1

F1, il sud-est asiatico spinge per entrare in calendario: Corea del Sud, Thailandia e Indonesia in lizza

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IPA Sport

Mentre la Formula Uno sta vivendo il suo weekend più glamour della stagione, quello del Gran Premio di Monaco, Liberty Media inizia a pensare al futuro. La categoria in questa era storica sta vivendo un successo senza precedenti ma l’asticella va sempre tenuta in alto. Anche se, spesso, in pista Max Verstappen sta cannibalizzando tutto e tutti, i numeri in fatto di spettatori crescono, a suon di record, gara dopo gara e anno dopo anno.

Greg Maffei, amministratore delegato di Liberty Media, ha fatto il punto della situazione sull’espansione globale della F1. Al momento, com’è ben noto, il calendario (anche quello del 2025) prevede la bellezza di 24 appuntamenti. Il Vecchio Continente, da tradizione, la fa sempre da padrone con il maggiore numero di gare in programma, quindi gli Stati Uniti dominano la scena con 3 Gran Premi, senza dimenticare Canada, Messico e Brasile che portano a 6 le corse nel Continente americano.

Manca completamente l’Africa (anche se il Sudafrica rimane sempre sullo sfondo) mentre l’Asia inizia a spingere forte. Giappone, Qatar, Abu Dhabi, Bahrain e Singapore sono già presenti da anni, mentre in questa stagione è tornato protagonista anche l’appuntamento cinese di Shanghai. Numeri record anche in quella occasione. Come spiega Greg Maffei, il sud-est asiatico vuole entrare in calendario (non dimentichiamo il mai disputato Gran Premio del Vietnam degli anni scorsi). “Siamo fortunati ad essere riusciti ad avere un GP a Shanghai quest’anno dopo quattro stagioni. È stato un grande successo. L’interesse per la Cina è esploso in parte perché ora abbiamo un pilota cinese”. (Fonte: Motorsport.com).

Quali potrebbero essere, quindi, gli appuntamenti che potrebbero entrare in calendario (a rigor di logica attorno al 2027 o 2028)? “L’identità culturale è fondamentale quando ci sono piloti e squadre di un Paese. È stato fantastico vedere la crescita della Cina. Ma c’è molto interesse in tutta la zona, come abbiamo interesse da molte città. Ma in Asia, come avete giustamente sottolineato ci sono Thailandia (con un circuito da creare ex-novo a Bangkok ndr), Corea del Sud (sul già visto ed abbandonato tracciato di Yeongam ndr), e abbiamo riscontrato interesse anche dall’Indonesia (Mandalika)”.

“Ci sono molti posti che desiderano una gara di Formula 1 – prosegue –  Abbiamo esaminato i dati tra dove sono i nostri fan, dove potrebbero essere, chi potrebbe organizzare una grande gara e chi, francamente, può permettersi di organizzare una corsa, facendo anche delle varie intersezioni tra questi tre aspetti. Penso che si potrebbe facilmente vedere un secondo nel Sud-Est asiatico”.