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Olimpiadi

Volley femminile, Egonu-Antropova possono coesistere in campo? Cosa farà Velasco e l’esempio della Turchia

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Italia / Valerio Origo

Niente esperimenti, almeno non ora. Paola Egonu ed Ekaterina Antropova, a meno di sorprese dell’ultima ora, si giocheranno il posto da opposta nella Nazionale che prima dovrà ratificare la qualificazione olimpica e poi cercare di andarsi a giocare un posto al sole a Parigi.

Daniele Santarelli l’estate scorsa aveva messo in pratica quello che sembrava un esperimento impossibile da attuare: nella Nazionale turca che ha vinto praticamente tutto il tecnico di Conegliano ha fatto coesistere nello stesso sestetto Melissa Vargas, l’opposta cubana che ha da poco ottenuto la nazionalità turca, ed Ebrar Karakurt, la inquieta opposta che arrivava dall’esperienza di Novara e che è stata riconvertita a martello (poco) ricevitore.

L’esperimento è riuscito, visti i risultati, mentre in Italia c’era chi si ostinava a lasciare in panchina la giocatrice che si prepara a disputare da protagonista la quinta finale di Champions, preferendole la giovanissima naturalizzata dalle grandi prospettive ma dall’esperienza internazionale piuttosto limitata. Nessun tentativo e dunque nessuna casistica in vista della stagione olimpica che prove o esperimenti non ne ammette.

Non vedremo, dunque Egonu ed Antropova assieme in campo in azzurro quest’anno. Questo non significa che la strada non sia percorribile, anche perchè chi ha allenato la schiacciatrice di Scandicci da giovane parla di una buona propensione alla ricezione che legittimerebbe quantomeno una prova. Se ne riparlerà: Antropova con Velasco in panchina, pare destinata al ruolo di vice Egonu e cercherà di fare talmente bene da mettere qualche dubbio al tecnico argentino, aperto a tutte le possibilità. Per ora godiamoci la sfida tra le due nella semifinale dei playoff scudetto: in questa serie saranno entrambe in campo contemporaneamente, una contro l’altra, a caccia di un posto in finale.