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Puppo sul percorso di Sinner: “Molto preciso nell’organizzarsi, il 1000 di Madrid gli interessa meno”

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Jannik Sinner
Sinner / IPA Sport

Tempo di bilanci dopo il torneo di Montecarlo. Dario Puppo, collega di Eurosport, ha espresso le proprie idee nel corso dell’ultima puntata di TennisMania, in onda sul canale Youtube di OA Sport. Una settimana intensa e ricca di argomenti quella che si è tenuta sul rosso monegasco.

L’analisi è iniziata sulla Finale, che ha visto il successo del greco Stefanos Tsitsipas contro il norvegese Casper Ruud: “La partita è andata come mi aspettavo e Ruud, da questo punto di vista, si conferma un giocatore dalle Finali importanti perse, considerando Slam e Masters1000. D’altro canto, si è compreso che Tsitsipas abbia nella terra rossa del Principato il suo contesto preferito. Non possono essere un caso tre vittorie nelle ultime quattro edizioni di questo torneo. Da dire però che, pur nella consapevolezza che nel tennis non esista la proprietà transitiva, mi pare chiaro che Sinner avrebbe potuto battere il norvegese anche se non al meglio“.

Torneo di Montecarlo che comunque ha confermato come l’incidenza della terra sia evidente nello sviluppo degli incontri e in prospettiva Roland Garros il sorteggio potrebbe essere un fattore: “Vista la presenza di una mina vagante (potenziale) come Rafa Nadal, gli specialisti della terra sono da considerare anche in relazione al rendimento negli Slam. Mi viene in mente quanto fatto da Seyboth Wild contro Medvedev l’anno scorso o lo stesso Daniel Altmaier contro Sinner“.

Parlando poi di quanto accaduto nella semifinale tra Tsitsipas e Sinner e l’errore arbitrale di Aurélie Tourte, Puppo ha sottolineato: “Invito il pubblico italiano a Roma non fare scene nei confronti di Tourte. Forse sarebbe meglio anche che i gestori del circuito tenessero conto di certe prestazioni per mettere a riposo gli arbitri perché quello che è accaduto a Sinner non esiste“.

Un’ultima battuta sul già citato Sinner, in particolare sulla programmazione: “Lui andrà a Madrid, dopo aver lavorato in palestra, probabilmente perché il 1000 spagnolo è quello che gli interessa meno. I suoi obiettivi sono Roma e soprattutto Parigi e Jannik ha dimostrato quest’anno di essere molto preciso nell’organizzazione del proprio percorso, considerando l’anomalia in calendario delle Olimpiadi“.

VIDEO PUNTATA TENNISMANIA