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Djokovic fatalista: indica quanto tempo servirà a Sinner per diventare n.1

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Novak Djokovic
Djokovic / LaPresse

Giorno di conferenza stampa a Montecarlo, in vista dell’inizio del Masters1000 sulla terra rossa del Principato. Tra gli osservati speciali c’è il serbo Novak Djokovic, nuovamente in campo dopo aver rinunciato di prendere parte al torneo di Miami. Un 2024 che non è iniziato come al solito per Nole, considerando le sconfitte subite da Jannik Sinner agli Australian Open e da Luca Nardi a Indian Wells.

Un Sinner primattore di questa primissima parte di stagione, con tre titoli in bacheca e una seconda posizione nel ranking ATP conquistata. Djokovic, da questo punto di vista, ha pochi dubbi: “In questo momento è il migliore giocatore al mondo per distacco. Nel 2024 ha perso un solo match e ha mostrato miglioramenti straordinari in ogni settore“, le sue considerazioni in conferenza stampa.

Sinner sarà numero uno, è questione di settimane. La classifica non è il mio obiettivo, quest’anno non ho in programma di giocare tornei e accumulare punti. La mia priorità è giocare al meglio nel blocco dal Roland Garros agli US Open, passando per Wimbledon e le Olimpiadi“, ha ammesso il campione nativo di Belgrado a Sky Sport.

Parlando poi della separazione dal tecnico Goran Ivanisevic, ha precisato: “Abbiamo dato il massimo insieme, lui è diventato uno dei coach più vincenti della storia del tennis, siamo rimasti amici e abbiamo una grande stima l’uno dell’altro, ma il rapporto di lavoro doveva terminare qui“. In questo momento Djokovic sta portando avanti una collaborazione con Nenad Zimonjic, ma al momento non c’è un impegno a lungo termine.

Sulle prospettive nel torneo di Montecarlo ha concluso: “Negli ultimi sei/sette anni ho sempre fatto fatica qui perché mi servono un po’ di partite per trovare il feeling sulla terra. Per questo, non ho grandi aspettative“.