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Lotta, Preolimpico fallimentare per l’Italia a Baku. Sempre più concreto il rischio di restare a secco

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Chamizo / IPA Sport

Prosegue senza sussulti purtroppo il percorso di qualificazione della Nazionale italiana di lotta verso i Giochi Olimpici di Parigi 2024. Dopo aver ‘bucato’ il Mondiale dello scorso settembre a Belgrado, il movimento azzurro ha infatti concluso anche il Preolimpico Europeo di Baku restando fermo a quota zero pass conquistati sulle 18 categorie del programma a cinque cerchi.

A questo punto resta solamente un’ultima occasione per sbloccarsi ed evitare un flop storico (il Bel Paese è sempre stato rappresentato con almeno un’atleta nella lotta alle Olimpiadi, tranne nelle prime due edizioni del 1896 e del 1904): il Preolimpico globale di Istanbul, previsto dal 9 al 12 maggio con in palio tre slot per ciascuna categoria di peso.

Per quanto visto sin qui, in attesa di capire se Danila Sotnikov (bronzo europeo in carica nei pesi massimi della greco-romana) otterrà la cittadinanza in tempo per potersi iscrivere, non sarà facile raggiungere almeno una finale in Turchia. Frank Chamizo è ovviamente il candidato principale, dopo aver sfiorato la terza qualificazione olimpica della carriera nei 74 kg stile libero in quel di Baku (penalizzato anche da un arbitraggio fin troppo casalingo nello spareggio con l’azero Bayramov), ma gli avversari non mancheranno e molto dipenderà dalla composizione del tabellone.

Obiettivo più complicato sulla carta ma non impossibile per Abraham Conyedo, meno competitivo nella nuova categoria (125 kg stile libero) rispetto ai 97 kg del precedente ciclo olimpico in cui era arrivato sul terzo gradino del podio a Tokyo, come dimostra la netta sconfitta ai quarti di finale nel torneo di Baku. Tutti gli altri azzurri impegnati in Azerbaigian hanno fatto semplicemente da comparsa, uscendo subito di scena (in alcuni casi per sorteggi davvero sfortunati) ed evidenziando un gap ancora ampio rispetto all’elite mondiale della disciplina.