Seguici su

Formula 1

F1, il calendario 2025 è ancora più razionale. Si va nella direzione giusta, con spostamenti più ergonomici

Pubblicato

il

Charles Leclerc
Leclerc / LaPresse

Bisogna fare un plauso a chi ha concepito il calendario del Mondiale di Formula 1. Troppo facile – e soprattutto ingeneroso – criticare quando c’è da criticare, senza sottolineare i meriti di chi di dovere quando viceversa agisce nel migliore dei modi.

Vero che nell’epoca dei social network il trash talking raccoglie i dividenti con molta più facilità di quanto non faccia un’analisi razionale e distaccata dei fatti, però non ci si può perennemente piegare alle regole non scritte di una comunicazione ammorbata dal numero di like ed interazioni.

Dunque, a questo giro si parla bene di chi ha saputo mettere in piedi il programma della F1 2025. Si torna a partire dall’Australia, in maniera tale da risalire “dai confini del mondo” attraverso Cina e Giappone (giustissimo riconfermarlo in primavera per evitare andiriviani intercontinentali).

F1, quando la prossima gara? GP Cina 2024: programma, orari, tv, streaming

Allo stesso modo, avere Sakhir e Jeddah nuovamente uno dietro l’altro nell’arco di pochi giorni, così come Imola e Monaco, nonché Lusail e Yas Marina riduce al minimo le spese di trasporto e i tempi tenici.

Certo, non siamo ancora alla perfezione. Per esempio quel GP di Canada buttato lì a metà giugno, nel bel mezzo dei round europei, non ha molto senso. L’ideale sarebbe agganciarlo in qualche modo a Miami, mettendolo subito prima o subito dopo.

Almeno sul piano organizzativo, il Circus sta dimostrando tramite questo dettaglio geografico di non essere pienamente incoerente o di ciarlare a vuoto. Bravi, dunque, coloro i quali hanno concepito il calendario del 76° Mondiale. Se ci si riempie la bocca con concetti quali “sostenibilità” e “contenimento dei costi” bisogna anche muoversi in tal senso, come è stato fatto.