Seguici su

Calcio a 5

Calcio a 5, Sara Boutimah: “I Mondiali femminili di futsal? L’Italia deve esserci per forza”

Pubblicato

il

Sara Boutimah / Divisione Calcio a 5
Sara Boutimah / Divisione Calcio a 5

L’obiettivo è chiaro: partecipare con l’Italia alla prima storica edizione dei Mondiali di futsal al femminile. Sara Boutimah, calciatrice della nazionale allenata da Francesca Salvatore, non si tira indietro.

La cannoniera – ben 24 gol in azzurro – in una lunga intervista alla FIFA afferma proprio sul Mondiale: “Una gioia immensa, aspettavamo da tantissimo di avere una competizione ufficiale per poterci confrontare globalmente, è un palcoscenico incredibile. Soltanto immaginare di giocare con grandi nazionali fuori dall’Europa è pazzesco. Già solo parlare del Mondiale mi fa venire i brividi. Mi sembra tutto molto astratto, ma è un sogno che si realizza e allo stesso tempo una grossa responsabilità perché ancora non siamo ancora qualificate. Ma di certo questa competizione cambierà la storia del Futsal femminile. L’Italia deve esserci per forza, dobbiamo farcela.

Poi la giocatrice in forza al Città di Falconara dice: “Il livello del campionato in Italia è completamente diverso rispetto alle competizioni internazionali nonostante ci siano diverse giocatrici che rispondono alle chiamate delle proprie selezioni, si alza tantissimo la competizione”.

“Sarà complicato, ma le affrontiamo per cercare di farcela. Abbiamo fatto delle amichevoli contro di loro per capire come poter competere, ma soprattutto per alzare il nostro livello. Sono squadre fortissime ma la forza dell’Italia è l’orgoglio, quella voglia di far vedere che stiamo arrivando anche noi a questi livelli. Anche se siamo sotto nel punteggio contro squadre di questo calibro non ci abbattiamo mai e proviamo sempre a fare la nostra partita per arrivare a vincere.

Sullo sviluppo del calcio femminile e del futsal: “Per noi è comunque un grande traguardo perché quando ho iniziato a giocare a calcio non sapevo nemmeno dell’esistenza del Futsal per noi ragazze. C’era solo il calcio a 11, e da lì ho iniziato, poi a 18 anni una mia amica mi disse che c’era una squadra di “calcetto”, lo chiamava così ma non è il Futsal. Poi da lì mi sono innamorata di questa disciplina e adesso sono arrivata a questi livelli.”

Infine Sara Boutimah conclude dicendo: “Sono molto ambiziosa ma rimango sempre con i piedi per terra, cerco di vivermi il momento. Il rischio altrimenti è di andare troppo avanti coi pensieri e perdere di vista l’obiettivo concreto. Quando ho una partita con l’Italia il giorno prima cerco sempre di visualizzare in testa gli scenari che possono accadere. Provo ad immaginarmi le azioni da gol, ma quando poi accadono realmente e segno mi dico sempre “wow, è incredibile”