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Adriano Pannata giudica Sinner a Montecarlo: “Ha subìto un’ingiustizia, ma è stato ingenuo”

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Jannik Sinner
Sinner / IPA Sport

Il torneo di Montecarlo ha un suo vincitore, il greco Stefanos Tsitsipas. L’ellenico è stato protagonista di un grande settimana nel Principato e con questa affermazione ha ottenuto per la terza volta in carriera il titolo sulla terra rossa monegasca, tornando in top-10 a partire da oggi (n.7 del mondo).

Tuttavia, quanto accaduto nella semifinale contro Jannik Sinner fa discutere. La mancata chiamata da parte del giudice di linea e della giudice di sedia, Aurélie Tourte, del doppio fallo commesso da Tsitsipas nel quinto game del terzo set ha alimentato non poche discussioni tra gli addetti ai lavori e gli appassionati. Nei fatti, se il tutto fosse andato come era lecito attendersi, il punto sarebbe dovuto andare a Sinner e il doppio break (4-1) nel terzo set lo avrebbe messo nelle migliori condizioni per chiudere l’incontro. Un aspetto che lo stesso tennista ellenico ha sottolineato in conferenza stampa.

Ne ha parlato, nell’ultima puntata della Domenica Sportiva in onda su Rai 2 HD, Adriano Panatta. L’ex grande giocatore nostrano si è espresso in maniera molto chiara: “È stata una sconfitta ingiusta, Sinner stava vincendo 3-1 nel terzo set e sulla palla del doppio break non è stato ravvisato un doppio fallo assolutamente evidente di Tsitsipas. Il regolamento dice: se il giudice di linea non chiama l’out, lo deve fare il giudice di sedia. Nel caso, parliamo di una donna bravissima, super decorata e che aveva arbitrato anche la Finale degli Australian Open vinta da Sinner, non se l’è sentita o non l’ha vista, ma la palla è andata fuori di 7 centimetri, non poco“, ha sottolineato Panatta.

A quel punto, l’unico modo sarebbe stato quello che Sinner avrebbe dovuto fermarsi, accorgendosi del tutto e chiedere la verifica della palla. Neanche lui è intervenuto e la partita si è complicata, perché ha perso il game e poi ha avuto dei problemi di crampi perché quella cosa gli è rimasta un po’ in testa. Il match obiettivamente era finito, non poteva più perdere avendo due break (4-1) anche perché stava giocando bene. Il tennis è anche questo, lui ha subìto un’ingiustizia“, ha aggiunto il vincitore del torneo di Roma e del Roland Garros nel 1976.

Panatta ha anche un po’ bacchettato l’altoatesino: “Non ho capito come però non abbia fatto ad accorgersi della palla out, come del resto anche la giudice di sedia. Non è suo compito arbitrare? Certo, ma ha la possibilità di chiedere la verifica e qui poteva farlo. Per cui, credo sia stato un po’ ingenuo“.