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Atletica

Il bilancio di Stefano Mei: “Atletica traino dello sport italiano. Alla base si sono aggiunti i fenomeni”

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Stefano Mei
Mei / Grana/FIDAL

L’Italia archivia i Mondiali Indoor 2024 di atletica leggera con il soddisfacente bottino di quattro medaglie (due argenti con Lorenzo Simonelli e Mattia Furlani, due bronzi con Leonardo Fabbri e Zaynab Dosso: eguagliato il record del 1991) e il terzo posto nella classifica a punti (miglior risultato della storia, in precedenza ci si era fermati alla quarta piazza del 1989).

Stefano Mei, Presidente della Fidal, ha analizzato i risultati della spedizione italiana attraverso i canali federali: “Ci portiamo a casa una Nazionale straordinariamente compatta, giovane, vincente. Qualcosa è cambiato nella testa, anche i più giovani ne stanno prendendo coscienza. A molto è servito Tokyo perché ha fatto capire a tutti che si poteva osare, ma soprattutto che non si dovevano trovare più scuse“.

Il numero 1 dell’atletica tricolore si è concentrato sul terzo posto nella classifica a punti: “Dimostra quanto sia aumentato il numero di azzurri di fascia alta. L’avevamo già visto con la vittoria della Coppa Europa e con i finalisti in aumento a Tokyo, Eugene e Budapest. Quando a questa base già molto forte aggiungi fenomeni come Furlani, Simonelli, Dosso, la crescita è inevitabile. Credo che adesso l’atletica sia il traino dello sport italiano, come impatto mediatico e di risultati”.

Stefano Mei si è poi proiettato verso l’immediato futuro: “I prossimi eventi? Gli Europei di Roma potranno essere un buon banco di prova per stemperare le tensioni che avranno i giovani. Gareggiare in casa, con lo stadio che tifa a favore, darà una bella sensazione e sarà importante per l’esperienza olimpica. Possiamo far bene sia nella rassegna continentale che nelle Olimpiadi di Parigi”.