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Atletica, La Torre: “Italia dirompente, Furlani viene da Marte. Ora si piange se non si vince”

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Antonio La Torre
La Torre / FIDAL/Colombo

L’Italia è stata grande protagonista ai Mondiali Indoor 2024 di atletica leggera, andati in scena nel weekend a Glasgow (Gran Bretagna). La nostra Nazionale ha conquistato quattro medaglie, eguagliando il risultato del 1991: due argenti con Lorenzo Simonelli (60 ostacoli) e Mattia Furlani (salto in lungo), due bronzi con Leonardo Fabbri (getto del peso) e Zaynab Dosso (60 metri). Il Bel Paese ha chiuso al terzo posto nella classifica a punti, migliorando la quarta piazza del 1989 (50 punti contro 39).

Il DT Antonio La Torre ha analizzato la spedizione tricolore attraverso i canali federali: Avevo chiesto una verifica e verifica c’è stata. Il messaggio che parte da questa Nazionale è dirompente e non riguarda soltanto l’atletica. Questi giovani sanno di poter cambiare le cose attraverso il loro talento. Fabbri capitano perfetto, Furlani arriva da Marte, Simonelli con sana sfrontatezza davanti a Mr. Imbattuto, Dosso ‘storica’, e per una volta spendo questa parola che non uso spesso: bisogna tornare indietro a Giuseppina Leone, agli anni ’60. Cos’è cambiato? Adesso le lacrime sono di rabbia per un oro mancato, semmai. Non per cercare scuse”.

Il Professore hai poi proseguito, concentrandosi sui prossimi impegni e sottolineando la centralità dei Mondiali a squadre di marcia del 21 aprile ad Antalya con uno “Stano che è tornato, nella testa, ancora più che nel fisico”. Attenzione anche alle World Relays delle Bahamas (4-5 maggio), fondamentali per qualificare le staffette alle Olimpiadi di Parigi 2024: “Qualificare 5 staffette su 5 non è scontato, dovremo prepararci al meglio”. Sugli Europei di Roma e sui Giochi: “Due grandi appuntamenti in 50 giorni si possono gestire. Li stiamo pianificando da tempo”.