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Sinner fatica, si ritrova dopo la pioggia e piega un coriaceo Griekspoor in rimonta a Miami

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Jannik Sinner
Sinner / LaPresse

Jannik Sinner, con fatica, nonostante una giornata non positivissima e dopo due ore e 22 minuti, riesce a venire a capo dell’olandese Tallon Griekspoor. Superato lo scoglio del terzo turno al Masters 1000 di Miami: 5-7 7-5 6-1 è il punteggio con il quale gli ottavi sono prenotati. Ora uno tra l’australiano Christopher O’Connell e il sorprendente americano Martin Damm.

Il primo set pare scorrere a lungo tranquillo. Anzi, molto tranquillo, se è vero che per cinque turni di servizio i soli punti persi da Sinner sono due, entrambi nel quinto game (comunque portato a casa con buon agio). Di contro, Griekspoor inizia in maniera abbastanza contratta, e si ritrova anche a dover annullare due palle break sul 2-1 a favore dell’altoatesino. Lo fa bene, con i colpi di inizio gioco. Improvvisamente, sul 5-5, arrivano due chance per l’olandese, che dopo l’ace (il terzo) dell’italiano ne sfrutta un dritto in rete per andare a servire per chiudere il parziale. Lo fa rimontando da 0-30.

All’inizio del secondo parziale Sinner fa fatica, finisce subito sotto 0-30, poi si salva anche con l’aiuto di una palla corta che sorprende Griekspoor e forse anche lo stesso Jannik, per com’è uscita dalla racchetta. Altri brividi li corre l’olandese nel sesto gioco, nel quale si ritrova a dover gestire più volte la parità, ma senza mai dover fronteggiare palle break. Improvvisamente arriva uno scroscio di pioggia: 50 minuti di sospensione. Al ritorno in campo c’è qualcosa di diverso, con Griekspoor che fa più fatica al servizio. Già sul 5-4 si ritrova a dover salvare un set point, affidandosi allo schema servizio-dritto, ma è sul 6-5 che cambia definitivamente tutto. Altro game lungo, al nativo di Haarlem comincia a mancare il dritto ed è oro per Sinner, che utilizzando soprattutto il rovescio riesce finalmente a strappare la battuta al suo avversario restituendo il 7-5.

A quel punto la convinzione di Jannik inizia ad essere più elevata: tutti gli elementi del suo gioco iniziano a tornare al loro posto, mentre l’uomo che si trova dall’altra parte della rete pian piano finisce per disunirsi. Un paio di dritti sbagliati da Griekspoor aprono la via al break di Jannik, che se lo va a prendere avendo di nuovo vantaggio grazie alla profondità dei colpi. L’olandese prova a tenere, ma è di nuovo in difficoltà sul 4-1: cede alla seconda palla break e con il dritto dell’altoatesino che ormai è inattaccabile. Bastano pochi minuti perché la chiusura arrivi a porre fine a un match davvero impegnativo nella fattispecie.

In totale Sinner riesce a portare a casa la lotta odierna con 39 vincenti e 17 errori gratuiti (27-31 quelli di Griekspoor), oltre a un rendimento di punti vinti con la prima del 90%. Particolare il fatto che abbia perso appena 15 punti al servizio: quattro sono costati un break, e hanno messo a lungo l’esito del match in discussione molto elevata.