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Basket: Virtus Bologna e Olimpia Milano, la situazione in Eurolega a 5 partite dalla fine della regular season

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Tornike Shengelia, Nikola Mirotic

Mancano cinque giornate alla fine della stagione regolare di Eurolega 2023-2024. Virtus Bologna e Olimpia Milano approcciano la parte finale dell’annata con due situazioni di classifica ben diverse, e arrivando da due momenti ancor più differenti tra loro.

In particolare, andiamo prima di tutto ad analizzare le V nere di Luca Banchi. Dopo una fase nella quale è arrivato finanche il secondo posto in classifica, un po’ per via del calendario, un po’ per una fisiologica flessione, i bianconeri sono attualmente fuori dalla zona playoff, ma nettamente dentro quella play-in.

Dopo la sconfitta con il Real Madrid capoclassifica, infatti, la Segafredo è a quota 17 vittorie e 12 sconfitte, il che vale il settimo posto solitario alle spalle del trio Panathinaikos-Olympiacos-Fenerbahce e a due lunghezze dall’AS Monaco. Il calendario futuro proporrà trasferte (molto) calde sui campi di Zalgiris Kaunas e Stella Rossa, poi il Panathinaikos alla Segafredo Arena, quindi Milano al Forum di Assago e, infine, il Baskonia tra le mura amiche. In sostanza, quasi tutti confronti complicati tra fattore ambientale (prime due) e di classifica (le restanti tre).

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Per quel che riguarda invece l’Olimpia di Ettore Messina, nonostante molti proclami poco lusinghieri, la realtà è che l’EA7 si trova ancora a un’unica vittoria di distanza dal treno che va dal 10° al 12° posto, composto da Partizan, Valencia e Bayern Monaco. 13-16 il record di queste tre squadre, 12-17 quello dei biancorossi.

Vero è che il calendario futuro, almeno nell’immediato, non ispira fiducia: la prossima settimana ci sarà subito l’AS Monaco in trasferta. Poi verranno Fenerbahce ad Assago, Zalgiris Kaunas in Lituania, il derby con Bologna e, infine, il viaggio a Belgrado per affrontare il Maccabi Tel Aviv. Nel complesso una programmazione non facile, che è un po’ una delle ragioni per cui in molti non hanno particolare fiducia. L’altra risiede nella squadra particolarmente ondivaga e in tanti piccoli segnali che non aiutano. Resta da capire se l’ultimo mese presenterà una svolta.